L’umanità sembra convivere sullo stesso pianeta, dall’antico Eden ad oggi, con un’altra specie misteriosa, più antica, intelligente e più evoluta dell'uomo. Le teorie del complotto rettiliano dell’epoca moderna. Le facoltà mutaforma dei rettiliani e il caso inaspettato della tradizione cristica.
Il mistero dei rettiliani
Leggendo la narrazione biblica del mito dell’antico Eden, contenuta nei versetti nel libro della Genesi, si evince facilmente che Adamo ed Eva non erano i soli inquilini del “Paradiso Terrestre”, ma che con loro coabitava un’altra specie creata dagli Elohim, nome ebraico che ha il significato plurale di "dèi" e che secondo la tradizione druidica corrisponde alla figura di Fetonte.
La tradizione biblica riporta infatti che i nostri progenitori a un certo punto incontrarono una creatura con le sembianze di un serpente che li iniziò alla conoscenza, contraddicendo, secondo l’interpretazione ebraica, il volere dei loro creatori.
Un serpente ben strano, visto che doveva possedere gambe e braccia come Adamo ed Eva in quanto avrebbe perso, sempre secondo la Bibbia, questa caratteristica solo dopo che gli Elohim l’avrebbero punito per l’aiuto dato agli esseri umani.
Si direbbe quindi che i nostri progenitori avessero coabitato nell’antico Eden, culla di molte delle specie viventi attuali, con creature rettiloidi che erano comparse sul pianeta molto tempo prima di loro.
Secondo i vari miti europei e aborigeni, al momento della grande catastrofe ambientale che milioni di anni fa sconvolse il pianeta con le sue glaciazioni, le creature rettiloidi e i progenitori dell’umanità abbandonarono insieme l’antica “Terra Imperitura”. I primi per rifugiarsi in grandi caverne sotterranee e i secondi per disperdersi su tutta la superficie del pianeta. Rimase nelle viscere della terra coperta dai ghiacci, sempre secondo le varie tradizioni, una esigua rappresentanza delle due specie a celebrare il ricordo dell’antico focolare.
Se così fosse realmente avvenuto, oggi non dovremmo avere la sola presenza sul pianeta degli esseri umani e delle altre specie animali conosciute, ma anche quella delle creature rettiloidi che in qualche modo convivrebbero con l’umanità condividendo la Terra.
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La creatura rettiloide, alta sui tre metri, incontrata nel dicembre 1978 dal metronotte genovese Piero Zanfretta |
Questo significa che dovremmo avere l’occasione di sentir parlare di creature rettiloidi nelle cronache del nostro tempo e attraverso le testimonianze degli antichi popoli.
E in effetti se sfogliamo le varie cronache del presente e del passato non mancano testimonianze dell’incontro con creature antropomorfe simili a dei grandi rettili. Ne parlano le cronistorie medievali e le testimonianze del nostro tempo date dai contadini del delta del Po, in Italia.
Un caso particolare è quello controverso di Piero Zanfretta, il metronotte di Genova che nel dicembre 1978 sarebbe stato testimone dell'incontro con una di queste creature. Stando al suo racconto e assecondando la veridicità della sua testimonianza, del resto supportata da fatti e da testimonianze di altre persone coinvolte nell'evento, si può ipotizzare con ragione che i rettiloidi possano essersi evoluti in maniera più avanzata del genere umano, da sempre ipotecato da guerre e da ideologie religiose, dimostrando di possedere esempi di tecnologia avanzatissima.
I rettiliani e le teorie della cospirazione
L’esperienza emblematica di Zanfretta apre a prospettive che vanno al di là del campo della “criptozoologia”. La sua vicenda dimostrerebbe che queste creature rettiloidi non solo esistono, ma sembrano essere in grado di possedere un’avanzata tecnologia che permette loro di fare ciò che vogliono senza essere contrastate dagli esseri umani.
E forse sta in questo fatto l’accanimento con cui molti studiosi, tra cui noti ufologi, hanno sottoposto Zanfretta a un linciaggio morale senza precedenti, messi di fronte ad una realtà scomoda che se fosse vera toglierebbe all’uomo il primato di creatura privilegiata da Dio e sconvolgerebbe la storia che conosciamo, come ci è stata raccontata sino ad ora. Se Zanfretta, come tanti altri, avesse parlato di aver incontrato i “piccoli grigi” sarebbe stato lasciato in pace e non avrebbe perso il lavoro, la famiglia e gli amici.
Del resto, non per nulla religioni come quella cattolica hanno demonizzato la figura del drago e quindi dei rettiloidi al fine di mantenere in piedi la loro primogenitura teologica basata su Adamo ed Eva.
Viene addirittura da pensare che possano essere questi stessi rettiloidi a lasciare di tanto in tanto un loro messaggio simbolico a testimonianza della loro presenza planetaria, tracciando nei campi di tutti i Paesi della Terra i misteriosi agroglifi noti come Cerchi nel Grano o Crop Circles. Quelli veri, realizzati con l'impiego di forti emissioni di microonde, nei campi di grano. Senza dimenticare gli inspiegabili fenomeni elettromagnetici che dal 2003 avvengono a Caronìa, in Sicilia, e persistono tuttora, anch’essi legati al fenomeno dei crop circles e definiti, alla conclusione dei lavori della Commissione di indagine promossa dal Governo Italiano, come una manifestazione di “forze aliene”.