lunedì 13 febbraio 2012

I Terremoti sono in Aumento



Intervista ad un sismologo locale sulla STAMPA

Pochi giorni fa rovinoso sisma ha causato centinaia di vittime in Turchia. I terremoti sono in aumento negli ultimi tempi?
In meno di 100 anni si sono verificati sei terremoti di magnitudo pari o superiore a 9.0. L’aumento dell’energia degli ultimi 50 anni di sismi è esponenziale. C’è stata una certa calma durante gli anni Novanta, fatta eccezione in Italia per il 1997, anno del terremoto in Umbria e Marche (che però non creò vittime). I fenomeni sismici sono ripresi soprattutto dopo il 2000. Il 2007 resta l’anno più colpito con quattro terremoti oltre l’ottava magnitudo. Anche gli ultimissimi anni hanno consolidato questo trend. E nel 2011 si è già verificato il doppio dei grandi terremoti rispetto a dieci anni fa. Nel 2001, il mondo ha avuto 1361 terremoti di magnitudo maggiore di 5.0. Quest’anno siamo già oltre quota 2800. E il numero dei grandi terremoti di quest’anno sarà il più alto mai registrato nel corso dell’ultimo decennio.

Da che cosa dipende un simile aumento?

Dalla tecnologia, innanzitutto. Nel tempo le strumentazioni sono divenute sempre più numerose. E’ più facile cogliere terremoti di qualsiasi intensità. L’aumento è riscontrabile anche negli ultimi anni, quando la tecnologia era già a un buon livello, ma gli esperti dicono che l’escalation della loro violenza è solo un effetto ottico. In realtà i terremoti sono uno dei fenomeni più regolari del nostro pianeta. Si stima che ogni anno le scosse più o meno violente siano di alcuni milioni. I sismografi sono in grado di registrarne tra i 12 e i 14 mila (il dato non è in aumento), di cui meno di venti superiori alla magnitudo 7 e una sessantina in grado di causare danni e vittime fra la popolazione.


Che cosa sta accadendo allora?

Difficile capire che cosa si nasconda davvero dietro a queste cifre. Come non si comprende che cosa stia accadendo dopo il terremoto giapponese. A differenza di quello indonesiano del 2004 e di tutti gli altri sta avendo un comportamento anomalo. Gli assestamenti non sembrano arrestarsi ed hanno una potenza che dal punto di vista energetico pare più vicina ad un vero e proprio sisma che ad una scossa di assestamento. Sono terremoti fortissimi che si verificano con cadenza quasi regolare. Si tratta di terremoti che in Italia provocherebbero una catastrofe.

Dove si stanno verificando?
Su tutte le principali linee di convergenza delle placche. Alcuni terremoti hanno colpito anche zone in cui normalmente non c’è attività sismica rilevabile come nel Canale della Manica o lungo la dorsale medio oceanica. Il Mediterraneo è da sempre un’area a alto rischio sismico, ma negli ultimi quattro mesi c’è da rilevare un aumento dell’attività sismica generale lungo la linea di convergenza tra la placca africana e quella euro asiatica. Prima in Turchia, poi in Grecia, infine negli ultimi due mesi, assieme alla Grecia ed alla Turchia, ha cominciato a tremare anche l’Italia.


Che cosa sta accadendo nel nostro Paese?
Centinaia di scosse, in forma isolata o sottoforma di sciami sismici hanno colpito l’Italia: parliamo degli sciami di giugno del messinese con magnitudo fino a 4.1, degli sciami dell’aquilano, del forlivese con eventi fino a magnitudo 4.0, dello strano terremoto della Corsica dell’8 luglio di magnitudo 4.9 e poi degli eventi dell’Emilia Romagna del 17 luglio di magnitudo 4.8 e dell’ultimo evento torinese. Secondo i geologi ci troviamo di fronte ad una normale attività sismica. E se ci si fa più caso è perché alcune scosse sono state avvertite in grandi città, come il 4.3 registrato a Torino e il 4.7 nel caso della scossa tra Mantova e Rovigo. Inoltre dopo L’Aquila la gente è più sensibile. Non tutti la pensano così e il dibattito è aperto. I fenomeni che si stanno verificando in Italia non vengono messi in rilievo perché l’energia è mediamente bassa, dunque non sono in grado di provocare danni seri. Ma ormai in questi ultimi mesi quasi tutta la penisola è stata toccata da qualche terremoto, soprattutto nelle regioni centro-settentrionali.

Insomma, più si creano terremoti più nascono altri terremoti? E quello giapponese ne starebbe creando decine di altri?
Non è un’ipotesi da escludere. Il sisma giapponese è arrivato a spostare di circa 10 centimetri l’asse terrestre e ha fatto sprigionare un’immensa energia. Difficile che non si sia propagata altrove. E l’energia che si propaga attraverso la crosta terreste non significa altro che la possibilità di nuovi terremoti.

Cosa accadrà in futuro?
Nessuno può rispondere se non con una banalità: vi saranno altri terremoti e il numero delle vittime calerà soltanto se si investirà nella costruzione di edifici antisismici.

2 commenti:

  1. L'ho riportato il 13 Febbraio... Adesso, dopo l'Emila, fa accapponare la pelle...

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  2. Esattamente come previde il profeta Mohammad pbsl, che non verrà il giorno del giudizio finche... Disse diverse condizioni tra le quali: Tanti terremoti, capi indegni d'esserlo e tante uccisioni.

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