mercoledì 2 gennaio 2013

Il riscaldamento del Sistema Solare continua inesorabile



Attraverso l'Oltre: Nell'augurarvi un buon 2013 in mezzo alle mille difficoltà economiche e climatiche che ci presenterà, nonchè il rischio di Flare Solari fino a Maggio che potrebbero paralizzare la rete elettrica (Ma noooo... Non siamo catastrofisti, sono loro che sono Cicli!) vi vogliamo parlare del continuo riscaldamento globale del nostro sistema solare... Ci scusiamo ma, la fonte da dove lo abbiamo ricavato, aveva dei grossi difetti di pubblicazione nel Web. Abbiamo dovuto rimuovere e modificare diverse parole e sono rimasti dei difetti negli accenti.

L'interminabile tempesta nell'alta atmosfera di Saturno crea oggi molti punti di domanda se sommata ai cambiamenti inspiegabili che sempre più investono Giove. Sembra che un gigantesco Perturbatore, proveniente dalla Nube di Oort, stia marciando senza sosta verso la fascia degli asteroidi situata tra Marte e Giove, deviando i frammenti rocciosi al di fuori della propria orbita. Questo mostro invisibile potrebbe essere anche responsabile di un vero e proprio Global Warming nell'intero Sistema Solare.





Global Warming, riscaldamento globale ¦ma quanto centra davvero l'uomo in tutto questo? Fenomeni estremi e ancora inspiegati stanno avvenendo anche su altri pianeti del Sistema Solare, come Saturno e Giove. Le teorie a riguardo sono tante e tutte forniscono dei precisi dettagli su ciò che sta avvenendo, gli scienziati ci espongono sempre le giuste indicazioni scientifiche spiegandone i contenuti per filo e per segno, ma trascurando sempre l'elemento scatenante.



Una tempesta senza fine nell'alta atmosfera di Saturno (foto sotto) lascia ancora oggi gli scienziati senza spiegazioni, anche l'improvviso innalzamento della temperatura e le quantità anomale di etilene, lo dicono i dati infrarossi dalla sonda Cassini. qualcosa che non si era mai visto prima. Mai, in nessun pianeta del Sistema solare. Leigh Fletcher, dell'Università  di Oxford, è allibito e con lui gli scienziati che da circa due anni stanno con gli occhi incollati ai dati provenienti dalla sonda spaziale Cassini. Una tempesta, o meglio, le conseguenze di una tempesta, in corso nella stratosfera di Saturno da ormai due anni, e con strascichi per ora inspiegabili stanno lasciando increduli gli addetti ai lavori. Come la formazione di quantità ingiustificabili di etilene e un'impennata anomala della temperatura in alcune regioni dell'alta atmosfera del pianeta.



La temperatura dell’enorme vortice presente su Saturno raggiunge picchi molto maggiori del previsto, fino a 83 gradi al di sopra di quella dell’atmosfera nei paraggi. Inoltre, isolate dall’ambiente circostante da una parete di venti che circolano in senso orario, vengono rilevate quantità enormi di gas come l’etilene e l’acetilene. “Il picco di temperatura è così estremo da non crederci, soprattutto in questa regione dell’atmosfera di Saturno, che è tipicamente molto stabile”, dice Brigette Hesman, della University of Maryland. “Per avere sulla Terra un’escursione termica analoga, dovremmo passare dal pieno inverno di Fairbanks, in Alaska, alla piena estate del deserto del Mojave”.

Un pianeta come Saturno non può raggiungere certi picchi di calore senza un motivo preciso. Inoltre le quantità enormi rilevate di gas etilene (estremamente infiammabile) e di gas acetilene (estremamente esplosivo) fanno pensare che Saturno sia, da almeno un paio d’anni, “perturbato” da un “ospite” poco gradito nelle vicinanze. Inoltre negli ultimi anni Giove sta destando enorme interesse tra gli scienziati, anche questo gigante gassoso mostra dei mutamenti notevoli nella sua atmosfera…anch’esso sembra essere …“perturbato”.



Le sembianze di Giove cominciarono drammaticamente a cambiare già dalla fine del 2009, in quei periodi gli astronomi intensificarono i propri studi sul gigante gassoso monitorandolo in vista di possibili sviluppi. Infatti nuove osservazioni del pianeta, rilevate nel Maggio 2010, mostravano che una delle strisce di nuvole, la Cintura Sud-Equatoriale, era scomparsa. Cosa aveva causato tutto questo? “Ogni 3-15 anni, la cintura, che normalmente è di colore rosso/marrone scuro, sparisce di vista. Più o meno dopo qualche mese, si forma una macchia bianca brillante in quella zona che inizia ad espellere grumoli scuri di materiale che spinti dai potenti venti di Giove vengono allungati in filamenti e ovali, fino a formare una nuova Cintura Sud-Equatoriale” spiega Bob King, un astronomo che ha indagato a lungo riguardo a questo fenomeno.


Ascoltando le parole decise e rassicuranti dell’astronomo Bob King, possiamo capire che si tratta quindi di un fenomeno conosciuto e che avviene abbastanza ciclicamente. Ma durante il 2012 sono emerse delle preoccupanti novità riguardo Giove, il gigante sta infatti vivendo massicci cambiamenti nella sua atmosfera. In base alle osservazioni del Jet Propulsion Laboratory di Pasadena della Nasa, il più grande pianeta del Sistema Solare è interessato da una serie di grandi mutamenti. Le sue larghe fasce stanno cambiando colore, i suoi ‘hotspot’, sedi di enormi tempeste, scompaiono e ricompaiono e le sue nubi si stanno particolarmente addensando in una certa area del pianeta mentre si dissolvono altrove. Inoltre è sempre più colpito da numerosi asteroidi. “Si tratta di un comportamento, per questo pianeta, molto insolito”, afferma Glenn Orton, scienziato Nasa.

I dati a infrarossi hanno inoltre constatato che si sono formate delle macchie marroni allungate nella zona sbiancata chiamate “chiatte marroni” (“brown barges”) le quali sembrano essere le regioni più chiare e più secche del pianeta. “I cambiamenti che stiamo vedendo su Giove, spiega Orton, non sono stati osservati da decenni ed alcune regioni non sono mai state nelle condizioni in cui appaiono ora. Allo stesso tempo, non abbiamo mai visto così tanti oggetti colpire Giove. In questo momento, stiamo cercando di capire perché tutto questo stia succedendo”. Mentre l’atmosfera di Giove sta passando attraverso un forte cambiamento, un certo numero di oggetti si sono scagliati nella sua atmosfera, creando palle di fuoco visibili dalla Terra mediante osservatori amatoriali che monitorano il gigante gassoso.

Basandoci su quanto dicono gli esperti riguardo le nane brune (stelle mancate), sappiamo di come siano difficilmente identificabili e di quanto, attorno ad esse, si sviluppi un numero enorme di corpi rocciosi di ogni tipo, da semplici frammenti ad asteroidi…fino a formarsi pianeti di grandi dimensioni, anche più grandi della Terra.

Arrivati in una fase del tempo dove nulla oramai può più sorprendere l’essere umano, viene del tutto normale ipotizzare e sostenere che all’interno del nostro Sistema Solare ci sia proprio una nana bruna, più precisamente…un “micro” sistema stellare completo che, se davvero si trovasse nei pressi di Saturno (la distanza media di Saturno dal Sole è di 1.429 milioni di Km equivalenti a 9.5538 U.A.) e a ridosso di Giove (la distanza media di Giove dal Sole è di 778.33 milioni di Km equivalenti a 5.28 U.A.), spiegherebbe tutti questi sconvolgenti fenomeni che stanno colpendo e surriscaldando i pianeti del nostro Sistema. Sarebbe quindi del tutto naturale l’aumento dei corpi spaziali, come asteroidi e comete, che si abbattono sempre più su Giove.

Inoltre il nostro pianeta è in una fase fortissima di cambiamento. Già da qualche anno, anche la Terra, sta subendo dei violenti mutamenti e arrivati ad oggi non possiamo più pensare che tutto questo sia provocato soltanto dagli errori dell’uomo. Di certo il mancato rispetto dell’essere umano nei riguardi della natura ha solo peggiorato una situazione che pare inarrestabile qui sul nostro pianeta. Ma ciò che accade nel resto del Sistema Solare, non può che confermare la presenza di uno “sconvolgente perturbatore”, forse un enorme corpo spaziale che influisce sulle gravità dei restanti pianeti, creando appunto i visibili cambiamenti.

Sono passati molti anni da quando cominciarono le ricerche sulla presenza di un Pianeta X. Molti ricercatori, scrittori, astronomi, astrofisici hanno sottolineato chiaramente, ormai da più di 30 anni, quanto certe “ipotesi” siano in realtà delle vere e proprie “ufficializzazioni”…prive purtroppo di quel “timbro di conformità” negato da una scienza rigida e guidata, a tal punto da distorcere totalmente la verità e vanificando così ogni tipo di ricerca…spegnendo sul nascere il giro di notizie che periodicamente viene riacceso da qualche scienziato desideroso di rendere pubbliche le proprie ricerche. Manca puntualmente quella “ammissione ufficiale” che viene rimandata anno dopo anno da “chi”, da sempre, conosce benissimo la verità.

Tuttavia il tempo evolve e nessuno potrà permettersi di giocare tanto a lungo col destino. Una “Stella Oscura Invisibile” sembra aver deciso di autoinvitarsi alla danza cosmica dei nostri diligenti pianeti senza nemmeno bussare alla loro porta…facendo così irruzione nella sincronia elegante dei loro movimenti.

I “potenti” della Terra stanno mostrando sempre più la loro incapacità di saper affrontare i cambiamenti che viviamo intorno a noi, da quelli sociali a quelli climatici. Frenesia ed irrequietezza si captano nell’aria…qualcosa sta forse sfuggendo al loro controllo? L’avvicinarsi di un Pianeta X e l’incremento della presenza extraterrestre sono due realtà che hanno molti punti in comune tra loro, due segreti…da sempre custoditi nel silenzio…che sembrano destinati a venire alla luce molto presto.

Fonte: Scritto da Dan Keying

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