Attraverso
l'Oltre: Siamo andati a vedere come sta andando la
situazione a Fukushima perchè, essendo etichettati come complottisti
impiccioni, non potevamo esimerci. Guardate un po la quantità di
dati che abbiamo trovato fra Blog colleghi, siti scientifici ed
ufficiali. La situazione è seriamente apocalittica, molto più della
vecchia Cernobyl. Stiamo parlando del rischio di non poter più
mangiare nessun pesce che sta in mare.
Fukushima-Daiichi-Nuclear-Plant
Seguono
sotto:
-
Fukushima: una bomba radioattiva fuori controllo!
- LA
TEPCO AMMETTE DI AVER DELIBERATAMENTE UTILIZZATO RILEVATORI DI
RADIAZIONI CHE FORNISCONO
DATI
INFERIORI ALLA REALTÀ: LE EMISSIONI RADIOATTIVE SONO STATE BEN PIÙ
ALTE DI QUANTO DICHIARATO
-
Fukushima, la Tepco ha perso il controllo della situazione. Il
Giappone chiede aiuto al mondo
- Torna
l’incubo Fukushima, altri 350 serbatoi d’acqua radioattiva sono a
rischio perdite
- 5 mila
tonnellate di acqua radioattiva sotto la centrale nucleare di
Fukushima
- Non vi
immaginereste cosa sta accadendo a Fukushima ora
- Uranio
impoverito, il business segreto della regina Elisabetta.
Un
sentito ringraziamento alla scienza che, impostasi come indiscutibile
faro dell’umanità per il suo progresso e la sua salvaguardia,
abusa del suo potere per dedicarsi al controllo sulle masse, tramite
nanotecnologia, la manipolazione genetica e del clima. Al servizio
del profitto delle imprese (soprattutto di Big Pharma) e dei deliri
di onnipotenza dei governi, ha venduto la sua etica e morale ed ora
distrugge il pianeta senza premurarsi di porre vagamente un rimedio.
E siamo qui a menarcela sulle questioni economiche mentre sono state
poste le basi per la devastazione del creato per milioni di anni. I
pochi scienziati che denunciano le nefandezze di una
scienza
depravata, purtroppo rischiano la vita, sciacciati da una macchina
ormai fuori controllo. Come accade in Brasile, solo per citare un
“piccolo” e recente esempio.
Un
sentito ringraziamento anche al Nobel per la Pace Obama che non trova
di meglio che trascinare l’umanità nella Terza Guerra Mondiale e
verso la distruzione planetaria.
Barbara
Fukushima:
acqua contaminata e pesce radioattivo fino in Italia!
A poco
piu’ di due anni dal sisma la TEPCO la società giapponese che
gestisce la centrale nucleare di Fukushima ammette che la situazione
è gravissima e che le conseguenze non riguardano piu’ solo il
Giappone ma l’interno globo. Una notevole quantità di radiazioni
si sta riversando nell’oceano pacifico
con
conseguenze devastanti per l’habitat naturale ma anche per il pesce
che arriva nelle nostre tavole. A diramare l’allarme è Shinji
Kinjo, direttore di una task force dell’Autorità di
regolamentazione nucleare. “Abbiamo una situazione di emergenza”,
ha aggiunto.
Il
livello di radiazioni nei pressi di tre serbatoi contenenti acqua
contaminata nella centrale giapponese di Fukushima e’ 18 volte piu’
alto rispetto al 22 agosto, ovvero 1.800 millisievert all’ora. Lo
ha reso noto l’operatore Tepco, a due anni e mezzo dall’incidente
causato dallo tsunami del marzo 2011. Il nuovo livello di
radioattivita’ e’ in grado di uccidere una persona esposta nel
giro di quattro ore. Il 22 agosto il livello nella stessa area era di
100 millisievert/ora e la Tepco non esclude che l’aumento sia
dovuto a infiltrazioni di acqua contaminata.
La legge
giapponese fissa la soglia massima di esposizione a 50
millisievert/ora per i lavoratori delle centrali. Ad agosto era stato
reso noto che un serbatoio aveva una perdita e l’agenzia per la
sicurezza nucleare aveva poi elevato la gravita’ dell’incidente
dal livello 1 (anomalia) al livello 3 (incidente grave). L’incidente
seguito al sisma e allo tsunami dell’11 marzo 2011 provoco’ la
fusione delle barre di carburante in tre reattori e la contaminazione
radioattiva dell’aria, del terreno e dell’acqua, imponendo
l’evacuazione di 160.000 persone. Intanto un milione di giapponesi
hanno preso parte a una gigantesca esercitazione per simulare un
terremoto di magnitudo 9,1 e verificare la prontezza dei servizi
d’emergenza. Dal 1960 ogni anno nel Sol Levante si celebra la
Giornata nazionale per la prevenzione dei disastri per commemorare il
terremoto del 1923 che fece 100.000 morti. A due anni dal terribile
sisma e tsunami del 2011, che produsse anche l’incidente alla
centrale nucleare di Fukushima, il governo nipponico ha aggiornato le
stime per il caso di un terremoto di magnitudo superiore ai 9 gradi,
previsto entro 30 anni, che potrebbe causare fino a 320.000 morti.
Anche il premier Shinzo Abe ha partecipato all’esercitazione
simulando una riunione d’emergenza del suo gabinetto.
Da
Affari italiani
Fukushima:
una bomba radioattiva fuori controllo!
GIAPPONE-Le
perdite di acqua radioattiva nella centrale nucleare giapponese di
“Fukushima-1? sono fuori controllo, ha detto il vice presidente
della commissione per l’energia atomica del Giappone Tatsujiro
Suzuki.
In
precedenza il governo giapponese aveva annunciato investimenti per
circa 500 milioni di dollari per la costruzione di un blocco di
ghiaccio intorno ai reattori nucleari. Secondo Suzuki, una parete di
ghiaccio sotto il reattore danneggiatopotrebbe fermare
temporaneamente la fuoriuscita di acqua contaminata nel terreno,
anche se non sarà facile per il futuro trovare una soluzione
duratura.
Fonte:
Irib
Lo
sai
LA TEPCO
AMMETTE DI AVER DELIBERATAMENTE UTILIZZATO RILEVATORI DI RADIAZIONI
CHE FORNISCONO DATI INFERIORI ALLA REALTÀ: LE EMISSIONI RADIOATTIVE
SONO STATE BEN PIÙ ALTE DI QUANTO DICHIARATO
Data:
Giovedì, 05 settembre
DI
MIKE ADAMS
naturalnews.com
Dall’impianto
nucleare di Fukushima-Daiichi, non escono solo radiazioni. Ogni
settimana sembra venir fuori un altro pezzo di verità che finora era
stata deliberatamente occultata al mondo. Ieri la TEPCO ha finalmente
ammesso di aver fornito dati sulle radiazioni avvenute del 20 %
inferiori ai dati reali.
Ma il
punto cruciale qui è capire come la TEPCO abbia potuto fornire
questi dati ingannevoli fin dall’incidente del 2011. Pare che (si
legga sotto) la TEPCO abbia volutamente utilizzato dei rilevatori di
radiazioni calibrati al ‘ribasso’ (es.: che non superano mai i
100 mSv). Quando questi rilevatori raggiungono il massimo dei limiti
radioattivi rilevati, invece di passare ad utilizzare congegni a più
largo raggio di rilevazione, continuano a segnalare sempre il loro
livelli massimi, facendoli passare per dati “reali” di
esposizione.
Cosa???
Già, proprio così. Siamo seri. Ed ecco come lo abbiamo scoperto.
EMISSIONI
RADIOATTIVE 18 VOLTE PIÙ ALTE DI QUELLE DICHIARATE IN PRECEDENZA
Secondo
un comunicato stampa della TEPCO riportato da Bloomberg Japan (1),
“TEPCO ha dichiarato di aver rilevato un’altissima concentrazione
radioattiva di 1800 mSv l’ora nella zona periferica del serbatoio”.
Si
trattava di acqua altamente radioattiva che fuoriusciva dagli ormai
noti “serbatoi di stoccaggio”, serbatoi che, in primo luogo, non
sono mai stati progettati per fungere da stoccaggio a lungo termine.
In precedenza, la TEPCO dichiarò che questi serbatoi registravano
una radiazione di soli 100 mSv all’ora, occultando praticamente il
95% dell’effettivo livello di radiazione.
E
anche qui, stessa storia:
A
proposito del livello orario di radiazioni di 1800 mSv, il Prof. Ito
Tetsuo, della Kinki University (Biologia delle Radiazioni) ha
affermato che: “Se una persona viene esposta a simili livelli per
ore, possiamo parlare di una sola cosa, e si chiama morte. Il 100%
delle persone esposte a livelli del genere moriranno entro 30
giorni”.
Anche la
BBC sta seguendo la vicenda, in caso si voglia sentire la notizia in
inglese, ecco il link BBC (3) :
“Le
autorità giapponesi hanno avvertito che i livelli di radiazione
intorno all’impianto nucleare di Fukushima sono 18 volte più
elevati di quanto si pensasse. Si viene ora a sapere che i livelli
radioattivi rilevati sabato scorso nelle vicinanze del serbatoio di
stoccaggio in questione, erano tali da essere letali dopo solo
quattro ore di esposizione.”
“I
nuovi dati avranno conseguenze dirette sulle dosi radioattive a cui
sono stati esposti gli addetti dell’impianto che la settimana
scorsa sono stati lì continuativamente, tentando di contenere la
perdita (servizio da Tokyo di Rupert Wingfield-Hayes della BBC).”
E si
tratta comunque di una minimizzazione: il termine “conseguenze
dirette” vuol dire che quei tecnici sono già praticamente morti.
COME SI È
PASSATI DA 100 MSV A 1800 MSV? E’ CHE ALLA FINE HANNO INIZIATO AD
UTILIZZARE UN DIVERSO RILEVATORE DI RADIAZIONI.
Quindi,
esattamente, come ha fatto la TEPCO a rilevare fino a poco fa solo
100mSv e poi all’improvviso dichiara 1800 mSv l’ora?
Non ci
crederete quando ve lo diremo: utilizzavano un rilevatore di
radiazioni calibrato per un massimo di 100mSv.
Con la
stessa logica potrò brevettare a breve la “miracolosa dieta
Fukushima (4)”, una dieta che prevede una bilancia in grado di
pesare al massimo 60 kg. Quando la usi, il tuo peso non ha alcuna
importanza: la bilancia segnerà al massimo 60 kg. Miracolo della
dieta Tepco…
In altre
parole, alla TEPCO, le misurazioni sono state eseguite con rilevatori
di radiazioni (5) progettati in modo tale da non essere in grado di
misurare l’intera gamma di radiazioni presenti nell’ambiente. Il
livello di radiazione segnalato, quindi, corrispondeva al limite
massimo misurabile dai quei rilevatori a ‘bassa frequenza’.
Tutto
questo è talmente disonesto da sfociare nel crimine. Non solo quelli
della TEPCO (6) sono ricorsi a un giochetto di prestigio utilizzando
dei rilevatori a ‘corto raggio’, ingannando così il mondo
intero, ma hanno anche mentito con il “max 100 mSv” per stabilire
il tempo massimo di esposizione consentita ai tecnici impegnati
nell’intervento di emergenza.
Risulta
infatti che i calcoli effettuati hanno un margine di errore di ben 18
volte. Questo significa che tutti gli addetti dell’impianto che
hanno lavorato in quell’area negli ultimi giorni sono stati esposti
a radiazioni del 1800% superiori a quanto gli era stato detto.
COLTI
IN FLAGRANTE NEL GIOCHETTO DEL ‘RIBASSO’
E’
inconcepibile che la maggiore società di impianti nucleari del paese
non sia dotata di rilevatori di radiazione in grado di misurare 1800
mSv all’ora. Quest’ ingannevole strategia di dichiarare emissioni
inferiori è palesemente intenzionale. Fa parte di una deliberata
volontà della TEPCO di mentire al Giappone, ai propri dipendenti e
al mondo intero sulla reale portata del disastro nucleare
verificatosi a Fukushima.
Ed è
stato un approccio che la TEPCO ha seguito fin dal primo giorno
dell’incidente: MENTIRE!
Va
ricordato che la TEPCO era anche dietro quella bizzarra propaganda
governativa in stile lavaggio-del-cervello (7) che andava diffondendo
tra la gente la notizia che per diventare immuni alle radiazioni
bastava bere molta birra e ridere tanto.
Abbiamo
anche saputo da notizie diffuse nel 2011 che la TEPCO spesso spegneva
il sistema di rilevazione delle radiazioni per non far spegnere i
sistemi di allarme. Radiazioni? Quali radiazioni?
E ora
sappiamo anche che la società ha volutamente utilizzato dei
rilevatori calibrati a un massimo di 100 mSv. Qualsiasi spiegazione
farebbe comunque acqua, perchè chiunque utilizzi delle
strumentazioni scientifiche sa bene che se le misurazioni superano il
massimo rilevabile, va utilizzato uno strumento di gamma superiore!
In altre
parole, se il contachilometri della tua macchina segna al massimo 180
kmh e tu vai a tavoletta sull’autostrada superando i 180 kmh,
questo non significa che stai andando a 180 kmh solo perché il
contachilometri segna 180. Questo discorso è più che ovvio. Eppure
la TEPCO ha continuato a girare intorno al suo impianto con i suoi
rilevatori truccati, dichiarando che quel livello “massimo”
segnalato fosse il dato reale.
SE LA
TEPCO HA MENTITO SULLE EMISSIONI RADIOATTIVE, SU COS’ALTRO HA
MENTITO?
Questo ci
porta ad un altro punto importante dell’articolo: su cos’altro ha
mentito finora la TEPCO? Su tutto, pare. La TEPCO ancora non ammette
che l’impianto abbia subito un incidente di fusione del nocciolo.
Ancora non ammette che l’impianto stia per collassare, nel qual
caso si sprigionerebbe un’immensa nube radioattiva che devasterebbe
l’intero Nord America. E, ovviamente, non ammette di aver bisogno
di un sostegno internazionale per risolvere il problema.
Di
conseguenza, grazie all’arroganza e alla disonestà criminale del
management e dei burocrati della TEPCO, un’altra massiccia
fuoriuscita radioattiva è praticamente inevitabile. Basta un altro
terremoto.
Mike
Adams
Natural
News
Traduzione
per www.comedonchisciotte.org a cura di SKONCERTATA63
Fukushima,
la Tepco ha perso il controllo della situazione. Il Giappone chiede
aiuto al mondo
Il Wall
Street Journal – non il ciclostilato dei centri sociali – lo
scrive papale papale: a Fukushima la Tepco – la società
proprietaria della centrale nucleare con tre reattori in meltdown e
multiple perdite d’acqua radioattiva – ha perso il controllo
della situazione. Per la precisione il WSJ specifica che questa è
l’opinione di molti (non espressamente nominati) esperti nucleari.
Ma la sostanza non cambia di una virgola, per farsi un’opinione del
genere non è indispensabile essere esperti nucleari: basta seguire
il flusso delle notizie.
L’ultima,
di fonte Reuters, è che secondo l’autorità nucleare giapponese la
Tepco non ha sorvegliato con sufficiente cura le condizioni dei mille
serbatoi in cui stocca l’acqua radioattiva (la crisi nucleare al
rallentatore che va avanti dal terremoto e dallo tsunami del 2011 ha
avuto un’impennata quando si è scoperto che almeno uno di essi
perde).
Un
particolare (omesso da Reuters) dà l’idea di cosa concretamente
significhi l’ “insufficiente sorveglianza”. La Tepco – che
risparmia anche sulle provette – ha installato un solo strumento
per misurare il livello dell’acqua nell’intero gruppo di cinque
ciclopici serbatoi intercomunicanti (ciascuno ha una capacità di
1000 tonnellate) da cui proviene la perdita. E vai a scoprire dove è
il buco, posto che l’acqua è troppo radioattiva perchè qualcuno
possa anche solo avvicinarsi.
Ma questo
è solo un esempio, è solo una delle ciliegine che ornano (si fa per
dire…) questa immane tragedia. Il quadro generale è
impressionante. Così impressionante che gli orgogliosi samurai del
Sol Levante, fino all’altro giorno preoccupati solo di minimizzare,
ora chiedono aiuto al mondo intero.
Il vero
nocciolo della faccenda è che nessuno, a due anni e mezzo
dall’inizio della tragedia, sa dove si trovi – e in che
condizioni sia – il combustibile nucleare che si è fuso insieme ai
tre reattori. In più, fra terremoto, tsunami ed esplosioni avvenute
nei primi giorni della tragedia, gli edifici della centrale nucleare
– che teoricamente dovrebbero mantenere al proprio interno
qualsiasi perdita radioattiva – sono più bucati di un colabrodo.
Però il
combustibile, ovunque esso sia, deve essere raffreddato senza sosta.
La Tepco pompa continuamente acqua sugli (ex) reattori: essa diventa
fortemente radioattiva e si accumula negli scantinati e nell’intrico
di tubi che costituiscono il ventre della centrale nucleare. Un
ventre tutt’altro che ermetico.
Da una
parte, la Tepco versa acqua. Dall’altra parte la estrae dai
sotterranei: per questo l’area di Fukushima è tappezzata di
serbatoi di acqua che, pur se sottoposta a parziale decontaminazione,
rimane altamente radioattiva: ribadisco che la recente perdita di 300
tonnellate riguarda acqua già trattata, eppure ha una radioattività
pari a 80 milioni di becquerel al litro.
Ma il
bilancio dell’acqua che si accumula nei sotterranei e dell’acqua
che ne viene estratta non è in pareggio. Togliere l’acqua
radioattiva è come cercare di vuotare il mare con un secchiello. C’è
anche l’acqua di falda: mille tonnellate di acqua di falda tutti i
giorni attraversano l’area di Fukushima. E’ acqua proveniente
dalle montagne che si trovano alle spalle della centrale; si getta
nell’Oceano Pacifico, sul quale Fukushima si affaccia.
Si
calcola che 400 tonnellate di quest’acqua entrino tutti i giorni
negli scantinati di Fukushima (è l’acqua radioattiva che Tepco
estrae, decontamina parzialmente e stocca); le altre 600
tonnellatevanno nell’oceano. Da due anni. Si suppone che 300
tonnellate siano radioattive e le altre 300 no.
In ogni
caso i prelievi di acqua di falda effettuati nella zona attorno a
Fukushima mostrano livelli elevati o elevatissimi di radioattività.
Ci si è sempre concentrati sulla vana costruzione di barriere per
fermare l’acqua radioattiva di falda a valle di Fukushima ed
impedirle di raggiungere l’oceano. Di recente si è cominciato a
parlare di un bypass da costruire a monte di Fukushima, per scaricare
nell’oceano l’acqua prima che diventi radioattiva. Pare che ormai
sia troppo tardi.
Blogeko
Torna
l’incubo Fukushima, altri 350 serbatoi d’acqua radioattiva sono a
rischio perdite
Scritto
da: Marina Perotta – mercoledì 21 agosto 2013
Torna
l’incubo Fuskushima poiché la perdita di 300 tonnellate di acqua
radioattiva è stato valutato livello 3 della scala INES, il che vuol
dire: grave e ci sono altri 350 serbatoi che rischiano di rilasciare
perdite
TEPCO
ammette la fuoriuscita dialtra acqua radioattiva sversata nell’oceano
Pacifico a causa di un serbatoio che si è bucato:l’incidente
nucleare viene ora valutato dal Japan’s nuclear authority come
livello 3 (grave) nella scala INES (che prevede 7 livelli).
Il
problema è che TEPCO, che proprio ieri ha tenuto l’ennesima
conferenza stampa straordinaria e urgente, ha dichiarato che ci sono
altri 350 serbatoi contenenti acqua radioattiva dello stesso tipo che
rischiano di usurarsi precocemente e rilasciare così il liquido
radioattivo nell’oceano Pacifico. Non solo: come fa notare Iori
Mochizuki di Fukushima Diary, nella zona in cui si trova il serbatoio
che TEPCO ha dichiarato danneggiato e da cui è fuorisucita l’acqua
contaminata ve ne sono altri 3 collegati a quello rotto e poi altri
26 serbatoi in cui sono state immagazzinate in totale 25.610 m3 di
acqua radioattiva.
La
classificazione del livello 3 su una scala che va da 0 a 7
corrisponde al rilascio di una grade quantità di materiale
radioattivo all’interno dell’installazione. L’incidente accorso
a Fukushima Daiichi lo scorso 11 marzo 2011 fu classificato nel suo
insieme Livello 7 della scala INES.
L’acqua
radioattiva ha contaminato anche il suolo penetrando in due grosse
intercapedini formando dei laghi sotterranei il che sta ponendo
ancroa un altro problema, ossia la risalita di queste acque.
La
radioattività misurata a circa 50 cm al di sotto di queste falde è
pari a 100 millisieverts per ora.
Da
Ecoblog
5 mila
tonnellate di acqua radioattiva sotto la centrale nucleare di
Fukushima
Un lago
sotterraneo contenente più di 5 mila tonnellate di acqua radioattiva
è stato scoperto sotto la centrale nucleare di Fukushima Daiichi,
come ha ammesso la TEPCO
Secondo
il comunicato il trizio radioattivo è pari a 8,7 milioni di bequerel
per litro, ossia 145 volte sopra i limiti. L’acqua si è accumulata
in una cavità al di sotto del secondo reattore nucleare dopo lo
tsunami causato dal sisma dell’11 marzo 2011 e che a causato
l’incidente nucleare alla centrale ancora in atto.
Gli
esperti giapponesi hanno già espresso preoccupazione per l’alto
livello del trizio radioattivo riscontrato in mare nelle prossimità
della centrale e dovuto a perdite non controllate. La settimana
scorsa i rappresentanti di TEPCO hanno per la prima volta ammesso la
fuga di acqua radioattiva nell’Oceano Pacifico.
Riferisce
l’Asahi Shimbun che si sta valutando se l’acqua radioattiva dalla
vasca sia filtrata in mare e se così fosse si pone la necessità di
impermiabilizzare il terreno.
Il 27
luglio, TEPCO aveva annunciato che un livello estremamente alto di
cesio, pari a 2,35 miliardi di becquerel per litro d’acqua è stato
rilevata nell’acqua accumulata nella vasca. Un funzionario della
TEPCO ha riferito che sono al lavoro per controllare le perdite nel
terreno e per evitare ulteriori perdite in mare.
Resta di
fatto che la centrale nucleare è ancora in equilibrio precario e che
sembra davvero difficile mantenere il controllo e sopratutto
gestirlo.
Da
Ecplanet
Non vi
immagineresti cosa sta accadendo a Fukushima ora
Difficile,
visto che i mass media non ne parlano…
A
Fukushima, l’acqua radioattiva presente nel sottosuolo avrebbe
infatti oltrepassato la ‘barriera’ di contenimento.
Ecco un
aggiornamento ..
Catherine
La Tepco
NON ha nessuna idea di come stabilizzare i reattori.
Di
recente abbiamo sentito brutte notizie da Fukushima. Ma è peggio di
quanto pensiate.
Il Wall
Street Journal nota che i livelli di radiazione FUORI dall’impianto
sono probabilmente piu’ alti che dentro il reattore:
Alcuni
funzionari della NRA [Nuclear Regulation Authority] hanno detto che
nel suolo ci sono presumibilmente perdite di acqua altamente
contaminata, che finisce con il confluire nelle falde acquifere ed
anche nell’oceano.
In questi
giorni si rileva la piu’ alta concentrazione di radioattività dal
marzo 2011, dopo il terremoto e tsunami.
Ma come è
possibile che FUORI sia piu’ radioattivo che dentro il reattore? I
reattori hanno perso
l’isolamento
e gli esperti non hanno idea di dove siano i nuclei nucleari.
Ed i
problemi intercettati alle falde acquifere sono solo la punta
dell’iceberg…
Japan
Times sottolinea:
I livelli
di cesio nell’acqua sotto l’impianto nr 1 di Fukushima si alzano
tanto piu’ si scende in profondità, rivela la Tepco. Tepco ha
trovato 950 milioni di becquerels di cesio e 520 milioni di
becquerels di sostanze radioattive nell’acqua , che emettono raggi
beta, tra cui lo stronzio, da 13 metri sottoterra.
Ad 1
metro di profondità l’acqua conteneva 340 milioni di becquerels e
un campione da 7 metri ne conteneva 350 milioni
Il Cesio,
un elemento metallico, è soggetto a gravità.
Yomiuri
riporta che l’acqua freatica, altamente radioattiva, potrebbe
cominciare ad arrivare alla superficie dell’impianto di Fukushima:
“Il
portavoce della TEPCO, Noriyuki Imaizumi ha rivelato che il livello
dell’acqua delle falde freatiche contaminate del reattore 2 si è
alzata rapidamente, dopo un test fatto al lato del mare”.
“Se
il livello dell’acqua continua a salire, potrebbe raggiungere la
superficie,” ha detto Imaizumi, un general manager della società,
per la divisione relativa all’energia atomica, alla conferenza
stampa di lunedi. Persino la Tepco ammette che i problemi alle falde
freatiche sono causate dalla mancanza di programmazione.
La
Reuters nota che le sbarre del serbatoio di Fukushima si corroderanno
in appena un paio di anni ed un operario dell’impianto rivela che
“la Tepco dice di non sapere quanto ancora terranno i serbatoi”:
Da
saluteolistica.blogspot.it
Uranio
impoverito, il business segreto della regina Elisabetta
Scritto
da: Davide Mazzocco – mercoledì 7 agosto 2013
La Casa
Reale britannica, incurante dell’impatto ambientale, avrebbe
investito nell’uranio circa 4 miliardi di sterline. Una rivelazione
shock sull’intreccio fra Buckingham Palace e società produttrici
di armi
La
notizia, se confermata, è destinata a fare parecchio rumore. Secondo
il gruppo pacifista Stop the War Coalition, la regina Elisabetta II,
una delle donne più ricche e potenti del pianeta, avrebbe fatto
affari con l’uranio impoverito, portando ingenti guadagni nelle
casse di Buckingham Palace. Nel video, pubblicato su Youtube, gli
attivisti raccontano di come, in sessant’anni, il capitale della
Casa Reale Britannica sia cresciuto da 300 milioni di sterline a 17
miliardi di sterline. Come? Con investimenti nell’industria
petrolifera nazionale (BP) e nelle aziende che producono armi che
utilizzano l’uranio impoverito, come la Rio Tinto Zinc.
Il video
cita l’esperto Jay M. Gould che nel 1996 pubblico The Enemy Within,
libro nel quale rivelava come la casa reale britannica, ma
soprattutto la regina in prima persona, avesse investito una cifra di
circa 4 miliardi di sterline nell’uranio attraverso la Rio Tinto
Zinc, la compagnia mineraria fondata nel 1950 (con il nome Rio Tinto
Mines) da Ronald Walter Rowland, per volontà della casa reale
britannica.
Nel video
si sostiene che la Regina e gli altri reali abbiano investito
nell’uranio impoverito, senza farsi troppi scrupoli sulle
conseguenze sanitarie e ambientali delle loro speculazioni. Le armi
all’uranio impoverito sono state utilizzate dai militari degli
Stati Uniti durante la prima Guerra del Golfo contro l’Iraq, nel
1991. Da allora sono diventate di uso comune in numerosi conflitti,
fra cui quelli in Afghanistan, nei Balcani e, nuovamente, in Iraq.
Secondo il Ministero della Difesa degli Stati Uniti solamente in quel
conflitto furono utilizzate fra le 315 e le 350 tonnellate di uranio
impoverito in bombe, granate e proiettili.
Secondo
Doug Rocchi, che fu responsabile del Pentagono per i progetti
sull’uranio impoverito, la decontaminazione dell’ambiente dove è
stato utilizzato uranio impoverito è impossibile.
A
ventidue anni dal primo conflitto ea quasi dieci anni dalla “guerra
preventiva”, in Iraq continua a crescere il numero di
malformazioni, leucemie e patologie genetiche attribuibili
all’utilizzo di uranio impoverito.
I
problemi del Medio Oriente, però, sono distanti dagli affari della
casa reale, quegli affari che nascondono parecchie zone d’ombra che
la stampa mainstream bada bene a tenere sotto silenzio,
interessandosi piuttosto ai cappellini delle principesse e al nome
del Royal Baby.
Via
| Stop The War Coalition
Fonte:
http://dadietroilsipario.blogspot.it
Caro francesco questo post e veramente dinamite allo stato puro e ti ringrazio per averci svelato quello che le "nostre guide" politici scienziati ed squallidi economisti interessati solo ai luridi profitti non ci avrebbero mai detto.
RispondiEliminaD'altronde ormai ci siamo assuefatti a queste notizie e ancora non so come faccia questo pianeta a farci sopravvivere con tutto il lerciume rifiuti di ogni genere che quei lor signori menzionati prima ci hanno scaricato dentro.
Dalle mie parti già stiamo pagando da anni con la vita degli innocenti (morti di cancro) la cupidigia dei lor signori avidi e meschini,adesso vorrà dire che agli inquinanti tradizionali (pesticidi,antibiotici,scarichi industriali ecc ecc) assumeremo anche un po' di uranio impoverito come era il detto mangiate pesce per vivere bene si ma 150 anni fa!
Ciao a tutti!