Quello che osserviamo e studiamo, anche perché
ci viviamo, il nostro Universo è nato 13,7 miliardi di anni fa da uno stato di
energia estremamente grande anche se non infinita, e questo basta già a farci
perdere la testa. Ma cosa pensare quando i fisici ci dicono che questo è solo
uno di infiniti universi possibili? Si perché secondo i modelli teorici esposti
su ArXiv in un articolo di Audrey Mithani e Alexander Vilenkin, il Big Bang
sarebbe stato prodotto da una precedente fase chiamata "inflazionistica", fase
in cui il "vuoto" (da non confondere col nulla) carico di energia oscura (una
forma di energia ancora indefinita con effetti antigravitazionali) sarebbe
"esploso" generando l'Universo in espansione. Naturalmente questi modelli si
limitano a spiegare il come e non il perché, e rincorrono la causa prima del
"vuoto esplosivo" all'indietro nel tempo, su un percorso a ritroso infinito e
ripetibile, entrando nella dimensione dell'eternità.
Qui le proposte diventano audaci e forti per le
nostre menti, infatti i fisici dicono che questo processo inflazionistico che ha
dato il via al nostro Universo col Big Bang, sarebbe in realtà un "evento
naturale e sempre possibile". Cosa significa questo? Che il nostro Universo
sarebbe solo una delle infinite manifestazioni locali di un avvenimento molto
comune e ripetuto infinite volte, una specie di "bolla" spazio temporale in
espansione da un tempo finito, fuoriuscita da un superuniverso che esiste da
sempre, eterno, misterioso, e creatore continuo d'infiniti universi, in poche
parole hanno trovato Dio. Ma se esistono davvero infiniti universi, paralleli e
sfalsati nel tempo, ci si pone una domanda intrigante: possono questi universi
"esistenti in dimensioni parallele", entrare in qualche modo in contatto fra
loro? Anche qui ci sono fisici che si avventurano in allucinanti teorie che
rispondono con un: "si è possibile". Per Nikodem Poplawski, fisico della
Indiana University, il nostro e gli altri infiniti universi sarebbero stati
originati dai buchi neri.
Esisterebbe una scorciatoia spazio temporale
(chiamata "wormhole") che è un ponte fra due realtà estreme, il ponte di
Einstein - Rose, previsto matematicamente dalla relatività generale ma mai
osservato in natura (anche perchè bisognerebbe entrare in un buco nero....).
Questo cunicolo spazio temporale collegherebbe due realtà opposte, il buco nero
e il buco bianco, singolarità invertite nella loro natura ma anche nella
direzione temporale: il primo si genera per collasso gravitazionale di materia,
e persino di luce, attraverso l'orizzonte degli eventi nel tempo futuro, mentre
il secondo sarebbe il prodotto del processo inverso, possibile solo se la
freccia del tempo viene capovolta, e porterebbe all'emergere esplosivo di
materia e di luce dall'orizzonte degli eventi, generando un Big Bang cioè un
universo in espansione. La possibilità d'invertire la freccia del tempo è
prevista dalla relatività generale, ma per gli effetti paradosso che porta con
sé, molti scienziati pensano che sussistano forme di censura cosmica (nelle
leggi fondamentali della fisica) tali da impedirne l'attuazione. Comunque sia,
per Poplawski i buchi neri e i buchi bianchi sarebbero gli estremi inversi di
un'unica realtà con opposta direzione del tempo, e segnerebbero due fasi estreme
dell'essere: la fine e l'inizio.
I risultati del modello simulato da
Poplawski sono compatibili col fatto che il nostro Universo sia collocato
all'interno di un buco nero, che a sua volta si trova all'interno di un universo
preesistente e più grande; secondo lui tutti i buchi neri possono avere ponti di
Einstein - Rose che generano altri universi attraverso i buchi bianchi a loro
connessi, e ciò renderebbe illimitato il numero degli universi possibili. E'
inevitabile ripensare allora al modello esplosivo del Big Bang generato da un
evento inflazionistico, dove nel vuoto gioca un ruolo chiave l'energia oscura
antigravitazionale, e chiedersi se tutto ciò non sia proprio il risultato di
un buco bianco che genera un universo in espansione. Se queste teorie sono
vere l'orizzonte della conoscenza del creato si allargherebbe a dismisura,
riservando sorprese inimmaginabili!
Già allora avevano problemi con l'inflazione.
RispondiEliminaHo sempre pensato di vivere dentro una grande bolla e comunque sia, come al solito è sempre una questione di palle. ^^