Un team di chimici dell'atmosfera dell'Università di Toronto, in Canada, ha scoperto una molecola inesistente in natura: la perflurotributilammina deriva dalla scienza umana
di Stefano Lamorgese
Un gruppo di ricercatori dell'Università di Toronto ha scoperto un nuovo gas serra, la perflurotributilammina (PFTBA). Si tratta di un gas prodotto dall'uomo: non esiste in natura; così come non esiste alcun processo naturale che lo possa distruggere negli strati più bassi dell'atmosfera.
La sua eliminazione avviene soltanto nella stratosfera, dove la perflurotributilammina arriva, però, solo dopo decenni. È la sostanza chimica più efficiente nella rifrazione del calore mai trovata fino ad oggi e ha un drammatico impatto sul clima.
Che cos'è la perflurotributilammina?
La PFTBA è stata a lungo utilizzata, intorno alla metà del XX secolo, per varie applicazioni, come in alcune apparecchiature elettriche. Ma è tuttora utilizzata nei liquidi termicamente e chimicamente stabili utilizzati nei test elettronici come agenti per il trasferimento del calore.
Il gas di riferimento per valutare l'impatto sull'effetto serra è l'anidride carbonica (CO2), che è il più diffuso in atmosfera tra gli agenti climalteranti. Ebbene: poiché la PFTBA è estremamente longeva nell'atmosfera e ha un'elevata efficienza radiativa, il suo potenziale di riscaldamento globale è molto elevato. Gli studiosi dell'Università di Toronto - guidati da Angela Hong e Scott Mabury - propongono questa equivalenza: una singola molecola di perflurotributilammina ha un impatto pari a quello di 7100 molecole di CO2.
Fonte RAI News.it
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