venerdì 4 novembre 2011

Il Sole sta influenzando la nostra economia?


CRACK IN BORSA - Una serie sempre più abbondante di ricerche mette in relazione i cicli solari e gli episodi di Emc con ogni sorta di eventi, dagli attacchi cardiaci ai crolli del mercato finanziario. Tanto è vero che alcuni studi hanno dimostrato negli anni un aumento dei ricoveri per depressione e un incremento del numero di suicidi durante i periodi caraterizzati da disturbi della magnetosfera terrestre rispetto ai periodi di calma, scrive la Reuters. Sulla relazione tra tempesta magnetica e investimento azionario esiste persino una ricerca della Federal Reserve di Atlanta del 2003. Gli autori Anna Krivelyova del Boston College e Cesare Robotti dell'Atlanta Federal Reserve avevano sostenuto nel documento che tempeste solari possono influenzare anche la Borsa. Lo studio suggerisce che gli investitori, disturbati involontariamente dall'attività di origine spaziale, sarebbero propensi all'ansia e alla depressione, che a loro volta li inducono ad assumere rischi non necessari. Inoltre: verrebbe favorita la tanto controversa vendita allo scoperto sui titoli del comparto finanziario, un'operazione vietata proprio qualche giorno fa dalle autorità di Francia, Spagna, Belgio e Italia. Tuttavia, l'angosciosa altalena vissuta dalle Borse di mezzo mondo e gli scontri nel Regno Unito, due episodi drammatici avvenuti però quasi in concomitanza, potrebbero essere semplice casualità. I trader, i gestori di hedge fund e gli operatori non potranno però dormire sogni tranquilli: altre tempeste sono difatti attese nei prossimi mesi. Gli esperti della National Oceanographic and Atmospheric Administration (la Noaa) prevedono per il futuro un'intensificazione delle tempeste solari, fino a un picco previsto per il 2013.



Il Sole si è già avviato, infatti, sulla strada che lo porterà al picco massimo della sua attività prevista tra il 2012 e la fine del 2013, inizio del 2014. In queste ore una delle più grandi macchie solari degli ultimi anni è in rotazione sul vesante Nord-Orientale del Sole. Il Solar Dynamics Observatory della NASA, ha scattato questa fotografia della macchia solare, denominata AR 1339, durante le prime ore della giornata. Misura circa 40.000 chilometri di larghezza e almeno il doppio di lunghezza ed è facilmente visibile anche con piccoli telescopi amatoriali, utilizzando naturalmente opportuni filtri da anteporre all’obiettivo e non all’oculare. Due o tre macchie sono addirittura più grandi di tutto il nostro pianeta. Ricordiamo che le macchie solari sono aree della superficie solare, la fotosfera, più fredde, nell’ordine dei 4000°C. Le macchie solari sono correlate all’attività solare, nel senso che un numero elevato è sinomino di intensa attività solare. Naturalmente una macchia così grande ha un potenziale enorme per scatenare una violenta eruzione solare. Le previsioni del NOAA stimano una probabilità del 50% di brillamenti solari di classe M nel corso delle prossime 24 ore. I brillamenti di classe M ed X sono i più potenti in assoluto, e sono capaci tra le altre cose, di causare danni alle apparecchiature elettriche ed elettroniche o creare enormi blackout. Una tale eruzione in realtà si è già verificata nella giornata di ieri: un flare di classe M4 a mezzanotte ha prodotto un estremo lampo di radiazione UV ed ha lanciato una massiccia eruzione di massa coronale nello spazio. L’eruzione però non si è diretta verso la Terra, ma a quanto pare nei prossimi giorni c’è la possibilità che altri fenomeni simili possano colpire il nostro pianeta. Le onde d’urto risultanti da questi fenomeni viaggiano lateralmente attraverso la fotosfera e verso l’alto attraverso la cromosfera e la corona del Sole, a velocità dell’ordine di 5.000.000 di chilometri all’ora. Uno degli effetti più belli però che queste eruzioni possono causare sulla Terra sono le aurore polari, che dipingono il cielo delle alte latitudini boreali ed australi con veri e propri disegni colorati. Il mese di Novembre infatti ha avuto inizio con una tempesta geomagnetica. L’onda d’urto del vento solare ha spazzato la Terra durante le prime ore del 1 Novembre, scatenando forti disturbi magnetici intorno al Circolo Polare Artico. Paolo Beebe invia questo report da Upsala, in Canada: “Mi sono svegliato intorno alle 6:30 del mattino e ho visto aurore polari dalla mia finestra, dalla mia camera. Ballavano e scintillavano come fiamme verdi nel cielo settentrionale, con tocchi occasionali di rosa o rosso appena visibili. Mi sono vestito di corsa e mi sono diretto sino alle sponde del vicino lago di Lang per effettuare lo scatto che vediamo in basso.” Nelle prossime ore si attende un’espulsione di massa coronale partita dal Sole il 31 Ottobre e potrebbe colpire di striscio il campo magnetico della Terra. Attualmente tutte le altre regioni di macchie solari, tra cui la 1338 presente nell’emisfero Sud, sono tranquille. Va notato che tutti i 15 brillamenti registrati recentemente, provengono tutti dalla grande macchia numero 1339. Va però detto per correttezza, che a parte qualche problema alle reti elettriche o di comunicazione, queste espulsioni di massa coronale, se contenute come quelle viste sino ad ora, non apportano danni particolarmente gravi tanto da preoccuparci per la salute della popolazione.

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