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martedì 20 novembre 2012
38 Italiani facoltosi si preparano alla fine del Mondo
La paura di un'imminente fine del mondo si sta facendo largo in tutto il mondo. Una delle contromisure già adottate in passato come pseudo rimedio agli eventi catastrofici è stata, ed è anche in previsione del 2012, la costruzione di bunker antiatomici. I bunker, costruiti in profondità, grazie al terreno sovrastante che proteggerebbe anche dalle radiazioni evitando il contatto diretto con l'atmosfera, dovrebbero garantire ai rifugiati una sopravvivenza di qualche anno.
Il Progetto realizzato in Yukatan non ha previsto la costruzione di Bunker sotterranei antiatomici, bensì la realizzazione di una vera e propria cittadina.
Così 38 famiglie di facoltosi italiani, alcune naturalizzate messicane, riunite nell'associazione "Quinta Esencia", hanno deciso di salvarsi dall'appuntamento con la fine del mondo, rifugiandosi vicino a Xul, in Yucatán, in una città in miniatura, costruita per resistere all'apocalisse predetta dai Maya.
Las Aguilas è una cittadina di 800 ettari, affacciata su una laguna artificiale dello Yucatán. Totalmente autonoma, dispone di 16 lussuose abitazioni fornite di tunnel e mura rinforzate contro inondazioni, temperature estreme, radiazioni o incendi.
Las Aguilas sarebbe stata progettata da un'architetta locale, Karina Valle, che ha realizzato 24 edifici con pareti di 60 centimetri di spessore in materiali speciali in grado di sopportare cambiamenti di temperatura estremi, radiazioni, fuoco o inondazioni.
Le famiglie italiane sarebbero già rifugiate nelle loro abitazioni fortificate e lì vivrebbero almeno fino al 2012.
Sembra che l'individuazione del luogo sia scaturito da un sogno premonitore di una delle persone che poi hanno acquistato l'abitazione contro la fine del mondo. La donna, autrice del sogno, sarebbe stata condotta, da una forza invisibile, a recarsi proprio a Xul.
Rimane lo stupore degli abitanti del luogo. Alcuni hanno infatti avuto modo di osservare il gruppo di Las Aguilas pregare in ginocchio vicino agli alberi ogni giorno. Gli italiani, infatti, pare che raramente escano dal loro insediamento, costantemente sotto sorveglianza.
Le famiglie italiane che hanno aderito all'associazione "Quinta Essencia" vivono rinchiuse nel "rifugio delle aquile", un gruppo di ville fortificate, con porte e finestre a prova di esplosivo, rifugi e tunnel sotterranei, in attesa della fine del mondo.
La zona non è stata scelta a caso. Il piccolo villaggio accanto al quale è sorta Las Aguilas si chiama Xul e sorge accanto a Kiuic, un antico insediamento Maya. Il nome del villaggio di Xul, di origine Maya, significa "fine" o "finale".
Queste sarebbero le uniche spiegazioni del motivo secondo cui una settantina di persone avrebbero deciso di rifugiarsi proprio in questa cittadella blindata.
Esiste una preoccupazione delle autorità locali. Secondo alcuni infatti, questo gruppo di italiani potrebbe innescare una psicosi locale. Casi di psicosi da catastrofismo sono stati accertati nel corso della storia e in temi recenti. Nel 2000, ad esempio, circolava la voce che si sarebbero presentate catastrofi di ogni tipo. In quel caso, in varie parti del mondo, si verificarono suicidi di massa, principalmente avvenuti in ambito di sette.
Fonte: "2012 Fine del Mondo?"
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