Il testo che segue è stato tratto da due libri di P. M. H. Atwater: "Beyond the Light: The Mysteries and Revelations of Near-Death Experiences" (Avon Books, New York City, 1994), e "We Live Forever: The Real Truth about Death" (A.R.E. Press, Virginia Beach, VA, 2004).
Esso è basato sui racconti, in prima persona, di oltre 3.000 adulti che hanno sperimentato stati di pre-morte. Per maggiori informazioni sulle ricerche sugli stati di pre-morte di P.M.H. Atwater, si può consultare il sito www.cinemind.com/atwater
Di P.M.H. Atwater è stato pubblicato in Italia il libro:”Ritorno alla vita” Armenia editore,1990.
Cosa accade quando si sta per morire
Per prima cosa, si soffre per il dolore. Istintivamente lotti per continuare a vivere.
Questo è istintivo.
È inconcepibile per la nostra mente comprendere l’esistenza di un’altra realtà che coesista con la nostra fatta di materia e limitata nello spazio e nel tempo. Siamo stati resi coscienti solo di quest’ultima. Noi siamo abituati fin dalla nascita a vivere e prosperare in essa. Ci identifichiamo in ciò che crediamo di essere dagli stimoli che esterni riceviamo. La vita ci dice chi siamo e noi lo accettiamo. Anche questo si da per scontato.
Il tuo corpo si affloscia. Il tuoi cuore si ferma. Non respiri più.
Perdi la vista, la sensibilità, e la facoltà di muoverti– sebbene la capacità di sentire tutto svanisca per ultima. L'identità cessa. Il " te " che eri prima diviene solo un ricordo.
Non c’è alcun dolore al momento della morte.
Soltanto il silenzio pacato. . . calma. . . quiete.
Ma tu esisti ancora.
È facile non respirare. Infatti, è più facile, più comodo, ed infinitamente più naturale non respirare che respirare. La sorpresa più grande per la maggior parte delle persone morenti è dover comprendere che morendo non finisce la vita. Se l’oscurità o la luce vengono dopo, qualsiasi altro evento, che ti piaccia o no, la sorpresa più grande è dover comprendere che sei ancora tu. Pui ancora pensare, ricordare, vedere, sentire, muoverti, meravigliarti, porti domande e ridere agli scherzi - se lo desideri. Sei ancora vivo, intensamente vivo. Davvero, sei più vivo dopo la morte che durante la tua vita. Solo in modo completamente diverso; diverso perché non hai più un corpo fisico per filtrare ed amplificare le varie sensazioni di che abbia una volta consideravi come gli unici riferimenti validi per comprendere la vita. Sei stato educato a pensare di avere bisogno di un corpo per vivere.
Se pensi di morire quando esso morirà resterai deluso.
L'unica cosa che accade quando si muore è che ci si libera, che esce fuori e si scarta "il rivestimento" che si portato una volta (chiamato più comunemente corpo). Quando muori perdi il tuo corpo.
Tutto quì.
Non ci sono altre perdite.
Non sei il tuo corpo. È solo qualcosa che indossi per un istante, perché vivere sul piano di esistenza terreno è infinitamente più significativo e più coinvolgente se stai indossando il tuo abbigliamento e conformato alle sue regole.
COS È LA MORTE
C'è un aumento di energia al momento di morte, anche della velocità come se stessi vibrando, dapprima velocemente.
Usando la radio come analogia, questa accelerazione è paragonabile ad avere vissuto tutta la tua vita ad una certa radiofrequenza quando tutt'a un tratto qualcuno o qualcosa si presenti cambia la sintonia. Questa vibrazione ti sposta ad una lunghezza d'onda più alta. La frequenza originale dove una volta esistevi è ancora là. Non è cambiata. Tutto è ancora come prima. Solo tu sei cambiato hai accelerato per sintonizzarti sulla radiofrequenza successiva.
Come per le radio ed emittenti radiofoniche, possono esserci sovrapposizioni o distorsioni dei segnali di trasmissione dovute ad interferenze. Queste possono permettere o costringere le frequenze a coesistere o mescolarsi per i periodi indefiniti di tempo. Normalmente, più si spostano più sono rapide ed efficienti; ma, saltuariamente, uno può imbattersi in un’interferenza, forse per un'emozione forte, un senso del dovere, o per bisogno di adempiere un voto, o per mantenere una promessa. Questa interferenza può permettere la coesistenza di frequenze per alcuni secondi, giorni, o persino per anni ( forse così si spiegano le apparizioni ricorrenti ); ma, presto o tardi, finalmente, ogni frequenza vibratoria troverà o il suo posto di appartenenza.
Misura la tua frequenza particolare sulla manopola dalla tua velocità di vibrazione. Non puoi coesistere per sempre dove non appartieni. Chi può dire quanti punti sono sulla manopola o quanti frequenze ci devono essere. Nessuno lo sa. Sposti le frequenze quando muori, in un'altra lunghezza d’onda. Sei ancora un punto sul quadrante ma spostato di una tacca o due.
Non muori quando muori. Sposti la tua coscienza e velocità di vibrazione.
Questo è tutto, la morte è. . . uno spostamento.
Anche se coperto da copyright, la Dr. Atwater ha dato il permesso di copiare questo materiale – il libro ed il sito web da cui è il testo è stato tratto sono quelli menzionati. Grazie per la sua cortesia, PMH.
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