Sir John Carew Eccles (Melbourne, 27 gennaio 1903 – Tenero-Contra, 2 maggio 1997) è stato un neurofisiologo e filosofo australiano.
È stato autore di scoperte fondamentali sulla fisiologia di neuroni (cellule nervose) ed in particolare sul meccanismo biochimico dell'impulso nervoso.
Tale meccanismo è di natura elettrica, o meglio elettrochimica, in quanto i neuroni sono in grado di generare chimicamente una corrente elettrica e di trasmetterla lungo le loro fibre (gli assoni) ad altri neuroni. Ciò avviene perché fra l'interno e l'esterno dei neuroni esiste una differenza di potenziale elettrico provocata da una diversa distribuzione di ioni di sodio, potassio e cloro (atomidi sodio, potassio e cloro dotati di carica elettrica).
Al chiarimento di questo meccanismo ionico, da cui derivano l'eccitazione e l'inibizione che sono alla base della fisiologia del sistema nervoso, contribuirono anche gli inglesi Alan Lloyd Hodgkine Andrew Fielding Huxley i quali condivisero con Eccles il premio Nobel per la Medicina e la Fisiologia del 1963.
È anche considerato tra i principali esponenti moderni del dualismo interazionista.
Questo premio Nobel ha detto anche quanto segue: siamo esseri spirituali in un mondo spirituale oltre che esseri materiali in mondo materiale.
Già nel suo libro "L'io e il suo cervello", scritto nel 1977 con il filosofo Karl R. Popper, opera che suscitò molto scalpore, il cattolico Eccles giunge alla conclusione che ogni essere umano dispone di una "coscienza del proprio io", individuale, che non si basa cioè solo sui processi materiali del cervello.
La scienza insomma sta giungendo alla spiegazione più ovvia e logica anche se la più difficile da provare: Dopo la Morte c'è ancora Vita.
Le continue spiegazioni delle persone che sono morte e poi ritornate in vita con rianimazione avendo avuto esperienze NDE devono essere considerate come prove scientifiche? Non possiamo appellarci ad altro perchè, evitando le NDE, non abbiamo nessuno che possa raccontarci come funziona Oltre.
Va detto che, fra le esperienze NDE, ci sono Bambini di 3 anni che non possono assolutamente ne comprendere il concetto di morte ne avere influenze culturali di alcun genere. Poi ci sono i ciechi dalla nascita che, una volta "tornati" raccontano le loro esperienze visive e restano le uniche di tutta la loro vita. Infine va ricordato che sia i bambini che i ciechi dalla nascita che le persone adulti normalmente abili, raccontano di aver visto le STESSE COSE, le STESSE PERSONE e di aver provate le STESSE SENSAZIONI.
Dunque le prove ci sono. E' che non riusciamo proprio a crederci e anche questo Cristo lo aveva detto: "Quando tornerò sulla Terra, troverò ancora la Fede?".
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