Supponiamo
di avere un foglio di carta e di disegnarvi sopra un essere umano,
ipoteticamente vivo. Questo essere sarà in grado di vivere la
propria vita in due dimensioni: l'altezza e la larghezza, in quanto
la terza, la profondità, che pure esiste nel nostro mondo, è
irrilevante a causa della sottigliezza della carta.
In
sintesi, sarà un uomo bidimensionale, in un mondo bidimensionale, a
sua volta racchiuso all'interno di un universo tridimensionale. Sarà,
ovvero, una "brana", una “fetta” di universo che
possiede un numero di dimensioni inferiore a quello del più ampio
universo di cui fa parte.
Una
brana tridimensionale che fluttua in un Multiverso quattro
dimensioni o di più
|
Un
concetto affascinante che, ora, potrebbe rimettere in discussione la
genesi del cosmo. Secondo una nuova teoria, infatti, anche il nostro
universo sarebbe una brana di un universo a quattro dimensioni,
un'ipotesi supportata da equazioni, sebbene risulti pressoché
impossibile da immaginare per l'intelletto umano. Quest'ipotesi,
inoltre, andrebbe a cancellare per sempre l'idea del Big Bang, da cui
tutto avrebbe avuto inizio.
Secondo
i ricercatori del Perimeter Institute in Canada, Razieh Pourhasan,
Niayesh Afshordi e Robert Mann, infatti, il Big Bang non sarebbe
altro che un "miraggio", un fraintendimento tutto umano di
quanto, in realtà, accadde al principio del tutto. Se noi supponiamo
infatti la presenza di un universo quadrimensionale, dobbiamo
considerare che anche le stelle avranno quattro dimensioni. Ogni
stella si comporterà normalmente: nascerà, crescerà, esploderà e,
infine, creerà un buco nero. Questo però, sarà diverso dal suo
gemello tridimensionale. In quello che fin'ora abbiamo considerato
come modello, infatti, il contorno del buco è costitutito
dall'orizzonte degli eventi, una superficie sferica che possiede tre
dimensioni. In un buco nero quadrimensionale, questo contorno sarà
però un'ipersfera, ossia una sfera a quattro dimensioni. Da esso,
secondo i ricercatori, potrebbe facilmente emergere una brana a tre
dimensioni: il nostro universo, appunto, nient'altro che una "fetta"
prodotta da un iperbuco nero.
Ipersfera,
una sfera a quattro dimensioni
|
Come
spiegare allora l'espansione dell'universo? Secondo i ricercatori
sarebbe soltanto apparente: non più la crescita del cosmo, ma della
nostra brana. In questo modo si può spiegare anche l'uniformità
dell'universo cancellando una volta per tutte la teoria
dell'inflazione, secondo cui, subito dopo il Big Bang, una porzione
del cosmo avrebbe subito un'accelerazione inflazionaria, in grado di
espanderla e renderla a noi vivibile. Secondo il nuovo modello,
invece, la brana avrebbe semplicemente "ereditato"
l'uniformità dell'universo quadrimensionale.
fonte:
articolotre.com
Neanche più la scienza sa più a che santo o per meglio dire a che teoria affidarsi x spiegare la pre nascita, la nascita, e la crescita oltre alla possibile morte di quello che definiamo universo visibile e ovviamente non potendo fuoriuscire da esso ed esservarlo dall'esterno si va a tentativi.
RispondiEliminaMa l'unica cosa che sappiamo x certo e che esiste lui ed esistiamo noi il resto poi non è che conti tanto salvo sapere se la vita continuerà in un altro universo oppure no, più che l'inizio e importante la fine poiché senza osservatori anche una meraviglia come l'universo perde importanza:
Ciao a tutti!