Attraverso l'Oltre: Nel Blog amico NOI E GLI EXTRATERRESTRI trovo sempre articoli interessanti per la ricerca della Verità, un puzzle sempre più complesso da continuare ad osservare.
Da oltre un decennio un grappolo di studiosi di diverse branche della scienza va sostenendo teorie che si riallacciano alla possibile esistenza di un Universo iperdimensionale. In particolare, per quanto riguarda l’Ufologia, esperti di riconosciuta levatura - ad esempio lo psichiatra di Harvard John Mack e l’astrofisico Jacques Vallée - hanno singolarmente affrontato il tema delle dimensioni parallele sulla scorta delle ricerche in un campo tanto controverso quale affascinante, quello delle Abductions (Cfr. articoli di Michael Lindemann, Dossier Alieni 13-14).
Altri ancora sostengono - non per partito preso, ma per cognizione di causa - che, benchè l’origine extradimensionale degli alieni non sia certa, di sicuro essi sono capaci di viaggiare dimensionalmente, vale a dire che alcune razze definite ET provengano da diversi piani della realtà, piuttosto che da galassie lontane. Troppi, infatti, i casi in cui gli ET sembrano manifestarsi nelle case degli addotti come d’incanto, denotando l’apparente capacità di attraversare, a mo’ di fantasmiche manifestazioni - porte e finestre chiuse, o persino mura di cemento, per poi dileguarsi tranquillamente in compagnia del soggetto prelevato, alla medesima maniera. Inoltre, gli involucri, o macchine, che noi definiamo UFO, sembrano poter apparire e svanire di colpo, quasi attraversando portali dimensionali, appartenendo dunque a strani mondi, o realtà parallele, con prerogative e leggi fisiche diverse da quelle a noi note. Se pellicole e libri di fantascienza ci hanno abituato a questa terminologia, difficile chiarire si tratti solo di fantasie. Eppure, volendo "fotografare" l’idea di dimensione parallela, ci si accorge che non si tratta di fantasie, ma che tutto si basa su concreti postulati scientifici, che si esplicano nell’ambito della fisica quantistica.
Altri ancora sostengono - non per partito preso, ma per cognizione di causa - che, benchè l’origine extradimensionale degli alieni non sia certa, di sicuro essi sono capaci di viaggiare dimensionalmente, vale a dire che alcune razze definite ET provengano da diversi piani della realtà, piuttosto che da galassie lontane. Troppi, infatti, i casi in cui gli ET sembrano manifestarsi nelle case degli addotti come d’incanto, denotando l’apparente capacità di attraversare, a mo’ di fantasmiche manifestazioni - porte e finestre chiuse, o persino mura di cemento, per poi dileguarsi tranquillamente in compagnia del soggetto prelevato, alla medesima maniera. Inoltre, gli involucri, o macchine, che noi definiamo UFO, sembrano poter apparire e svanire di colpo, quasi attraversando portali dimensionali, appartenendo dunque a strani mondi, o realtà parallele, con prerogative e leggi fisiche diverse da quelle a noi note. Se pellicole e libri di fantascienza ci hanno abituato a questa terminologia, difficile chiarire si tratti solo di fantasie. Eppure, volendo "fotografare" l’idea di dimensione parallela, ci si accorge che non si tratta di fantasie, ma che tutto si basa su concreti postulati scientifici, che si esplicano nell’ambito della fisica quantistica.
IL QUANTO, MISTERIOSA PARTICELLA
Fred A. Wolf |
estremamente irregolare dei quanti. Negli atomi presi in esame si studiò un movimento apparentemente incomprensibile degli elettroni, che invece di eseguire un’orbita corretta attorno al nucleo sembravano svanire da un punto e riapparire in un altro. Tali apparizioni e sparizioni degli elettroni vennero chiamate salti quantici, perché la particella di energia sembrava letteralmente saltare attorno al nucleo dell’atomo, senza una logica precisa. Mentre i seguaci delle teorie di Bohr
Jack Sarfatti |
conclusero che il comportamento irrazionale del quanto fosse dovuto ad una totale inattendibilità degli strumenti di rilevazione usati o dello stesso osservatore (che forse interferiva nella normale attività di una particella subatomica, secondo il concetto di caduta della funzione d’onda), altri luminari (tra cui Bryce De Witt, dell’università della North Carolina) giunsero a nuove, sconcertanti conclusioni. Secondo loro, infatti, il quanto non saltava da una parte all’altra dell’orbita, bensì svaniva temporaneamente da questo piano della realtà, per poi riapparirvi. Insomma, gli scienziati oggi più all’avanguardia - tra cui Jack Sarfatti e Fred Alan Wolf - hanno concluso che l’unico modo di spiegare il bizzarro comportamento del quanto fosse una nuova teoria scientifica basata sulla funzione d’onda quantica: la teoria dei mondi paralleli.
Esempio: le bande di frequenza
La funzione d’onda non è un’onda di energia, ma di probabilità: è la descrizione della probabile posizione di un oggetto nello spazio. La nostra particella di energia o quanto, saltando da una parte all’altra, occupava ogni posizione possibile in ogni universo possibile, l’onda era dunque la somma di tutte le possibilità. In pratica, secondo la fisica quantistica, se un evento ha mille modi per avvenire, avvengono tutti e mille, sviluppandosi in mille universi diversi. Poi, per il principio di autocoerenza dell’Universo, le infinite possibilità diventano nuovamente una, o perlomeno noi
percepiamo un solo Universo stabile, anche se la verità è tutt’altra. Cerchiamo di capire in maniera più semplice il concetto di dimensione parallela, immaginando di avere di fronte a noi una radio: possiamo sintonizzarci su diverse bande di frequenza e ad ogni banda corrisponderà una stazione radio differente, come quando si cambia canale alla TV. Questo sarebbe paragonabile a muoversi nello spazio materiale, da un posto all’altro. Tutti i posti che visiterete saranno su quella stessa frequenza, o piano della realtà. Ora immaginate di muovere la manopola della vostra radio e di sintonizzarla per esempio su AM. Improvvisamente avrete a disposizione decine di nuove stazioni radio. In teoria, i mondi paralleli dovrebbero essere strutturati così, condividendo lo stesso spazio-tempo del nostro mondo, proprio come le onde radio FM e AM viaggiano insieme nell’etere. Quello che cambia è la frequenza. Nell’Universo ogni cosa è composta da atomi, persino l’aria. Nelle
illustrazioni scientifiche vediamo gli atomi legati tra loro da alcune asticelle dritte; si tratta solo di una rappresentazione simbolica, in realtà non c’è nulla di fisico e tangibile che lega assieme gli atomi. Quei legami sono la rappresentazione di forze o valenze, ossia di energie di vario genere che legano assieme gli atomi; un po’ come fa la gravità tra i pianeti. Quindi si tratta di energie, che vibrano ad una certa frequenza. Immaginiamo che l’energia che lega assieme gli atomi di tutti gli oggetti che abbiamo intorno abbia una frequenza che vada ad esempio da 0 a 100. Questo sarebbe il nostro mondo. E se ne esistesse un altro, con persone, animali ed oggetti esistenti tra 101 e 200 cicli vibrazionali? O tra 3000 e 4000? Avremmo diverse realtà che condividono lo stesso spazio. L’idea potrebbe essere confermata in primis dalla nostra vista, infatti la struttura ottica umana non acquisisce tutta la gamma dello spettro, ma solo le vibrazioni (anche la luce è una vibrazione!) che vanno dall’infrarosso all’ultravioletto. Sappiamo che c’è dell’altro, ma non siamo attrezzati sensorialmente per percepirlo.
Spettro elettromagetico |
illustrazioni scientifiche vediamo gli atomi legati tra loro da alcune asticelle dritte; si tratta solo di una rappresentazione simbolica, in realtà non c’è nulla di fisico e tangibile che lega assieme gli atomi. Quei legami sono la rappresentazione di forze o valenze, ossia di energie di vario genere che legano assieme gli atomi; un po’ come fa la gravità tra i pianeti. Quindi si tratta di energie, che vibrano ad una certa frequenza. Immaginiamo che l’energia che lega assieme gli atomi di tutti gli oggetti che abbiamo intorno abbia una frequenza che vada ad esempio da 0 a 100. Questo sarebbe il nostro mondo. E se ne esistesse un altro, con persone, animali ed oggetti esistenti tra 101 e 200 cicli vibrazionali? O tra 3000 e 4000? Avremmo diverse realtà che condividono lo stesso spazio. L’idea potrebbe essere confermata in primis dalla nostra vista, infatti la struttura ottica umana non acquisisce tutta la gamma dello spettro, ma solo le vibrazioni (anche la luce è una vibrazione!) che vanno dall’infrarosso all’ultravioletto. Sappiamo che c’è dell’altro, ma non siamo attrezzati sensorialmente per percepirlo.
Fantasmi e legami atomici
Il paradosso di Superman
Diverse persone addotte dagli ET sostengono di vivere una vera e propria seconda vita in fase onirica, in uno strano mondo alieno ricco di siti, occupazioni e talvolta addirittura di affetti specifici che ritornano, notte dopo notte. E se tutto questo non fosse un sogno? Ritorniamo per un attimo a considerare il quanto. Se davvero il quanto salta in un’altra dimensione, lo fa così velocemente (alla velocità della luce), da essere qua e là quasi istantaneamente. Intendiamo dire che il lasso di tempo in cui si assenta e torna è impercettibile per i nostri sensi e noi ce ne rendiamo conto solo perché si materializza in un luogo diverso da quello di partenza, dandoci l’impressione che abbia compiuto un salto. Ora immaginiamo che anche gli atomi che compongono il nostro corpo siano soggetti a salti quantici. È come se noi vedessimo una persona stare vicino ad una finestra, per poi vederla un secondo dopo accanto alla porta. Penseremmo che si sia mossa in maniera velocissima dalla finestra alla porta, cioè che abbia compiuto un salto quantico. Ma se la persona in questione si fosse rimaterializzata esattamente accanto alla finestra, non avremmo notato nulla. A questo punto sorge un dubbio: potremmo noi, secondo le leggi della fisica quantistica, essere contemporaneamente in questo ed in un altro universo? Forse sì. Prendiamo ad esempio una scena del film Superman. È un classico: Superman entra in una porta girevole come Clark Kent e ne fuoriesce in istante dopo come Superman, così velocemente da essere difficilmente visibile. Ora poniamo che all’interno dell’edificio in questione (mettiamo una banca), vi sia Superman che, muovendosi veloce come la luce, entra ed esce continuamente dall’edificio tramite la porta girevole, fermandosi un istante nel
centro della banca quando sta dentro e sul marciapiede una volta fuori. Facendo questo alla velocità della luce, noi avremmo l’illusione ottica di vedere due Superman, uno sul marciapiede e uno nella banca. Il nostro occhio non potrebbe percepire il salto quantico, se Superman riapparisse (moltissime volte al secondo) sempre nello stesso punto. In teoria ciò potrebbe succedere ad un essere umano, se sottoposto ad una frequenza vibratoria oscillante tra le due dimensioni. Si ritroverebbe a vivere contemporaneamente in due dimensioni diverse, facendo cose differenti e forse sviluppando con gli anni caratteristiche psicologiche disuguali. Questo però causerebbe alla
struttura cellulare umana uno stress quantico dai risultati rovinosi, che teoricamente potrebbe sfociare in combustione spontanea o schizofrenia mentale. E se tale bilocazione dimensionale avvenisse quando il corpo umano è in stato di massimo riposo mentale e fisico; ossia in stato di sonno? Si ridurrebbero i rischi di stress quantico, soprattutto perché il fenomeno sarebbe isolato nell’arco di poche ore e mentalmente il soggetto avrebbe la possibilità di concentrarsi su una vita dimensionale alla volta. Allora gli addotti vivono davvero una doppia vita in un Universo parallelo? Il fisico Fred Alan Wolf, parlando degli universi paralleli e della fisica quantistica, così si espresse: "Benchè questa teoria porti ad una bizzarra concezione del mondo, tuttavia è ancora la più soddisfacente che sia stata mai elaborata". E probabilmente è vero.
Articolo di Pablo Ayo
fonte
Caro francesco e forse possibile allora che gli angeli siano (per ipotesi) degli alieni di energia cambiaforma? e che essi provengano dall'Ultraverso cioè un universo atemporale superiore al nostro (multiverso) e se cosi fosse allora quale anello sarebbe la fine della catena? cioè quale è la vera natura di Dio e del suo universo atemporale? Esiste qualcos'altro ad esempio un super Dio che ha fatto Dio che a creato il multiverso e a fatto noi ecc ecc ?
RispondiEliminaMa a parte queste domande che difficilmente troveranno risposte in questo misero mondo materiale quello che veramente desidero e entrare nella luce essere con Dio nel suo universo qualsiasi esso sia un mondo libero dal male,dalla paura,dal dolore,un mondo di pace e amore puro e questo che dovremmo ricercare perché cmq il multiverso e destinato a dissolversi tra infiniti miliardi di mld di anni ma la sua natura materiale lo condanna alla fine.