E' stata fotografata la
'firma' della Terra, la caratteristica traccia biologica impressa nella luce
riflessa dal nostro pianeta, e grazie a questo risultato sarà più facile
riuscire a individuare i pianeti che potrebbero ospitare forme di vita. Il
risultato, pubblicato sulla rivista Nature, si deve ad un gruppo di ricerca
internazionale coordinato dallo European Southern Observatory (Eso), che ha
utilizzato il Very Large Telescope (Vlt) in Cile. La "firma" della Terra, così
come la presenza della vita, sono state identificate con gli stessi metodi
utilizzati per osservare i pianeti esterni al Sistema solare.
Pianeti riflettono parte della luce che ricevono dalla loro stella - La ricerca si basa sul fatto che tutti i pianeti osservabili riflettono una parte della luce che ricevono dalla loro stella e che, analizzando il 'pacchetto' delle varie lunghezze d'onda (spettro), è possibile comprendere gli elementi che ne compongono la superficie. Analizzando in questo modo lo spettro della Terra, i ricercatori sono riusciti a identificare le impronte degli elementi (ossia le linee di assorbimento che nello spettro corrispondono ai diversi elementi), in particolare quelle di ossigeno e metano, più la presenza di un 'picco' rosso, alla lunghezza d'onda di 700 milionesimi di millimetro (nanometri), causato dalla presenza di vegetazione sulla superficie.
Possibile affinare i metodi per lo studio dei pianeti extrasolari - Per ottenere questa particolare immagine della Terra i ricercf5atori si sono avvalsi della Luna: hanno cioè sfruttato la luce del Sole riflessa dalla Terra e analizzato in particolare quella rimbalzata indietro dalla Luna. Una sorta di gioco di specchi per realizzare un vero e proprio autoscatto. Grazie a questa immagine sarà possibile affinare meglio i metodi di indagine utilizzati oggi per lo studio dei pianeti extrasolari, in particolare per la ricerca di 'impronte' biologiche nel loro spettro.
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