Tutti i governi precedenti, da
Prodi a Berlusconi, burattini del vero potere, hanno dato il loro contributo
nella lotta liquido. In un brevissimo lasso di tempo la soglia dei pagamenti
cash è scesa rapidamente da 12.500 euro agli attuali 1.000 euro, ultimo diktat
dalla “bancocrazia Monti”.
E’ utile e necessario
ricordare che il Governo in carica non è stato legittimamente eletto dal popolo,
ma imposto dai poteri finanziari internazionali, per traghettare l’Italia nel
prossimo futuro regime tecnocratico europea. A questo proposito, vi invito a
leggere uno sfacciato e nauseabondo articolo di Curzio Maltese, uscito il 13
Aprile 2012 su Repubblica: “L’Italia laboratorio della tecnocrazia che guiderà
l’Europa”.
La schiettezza con cui si
incita alla “classe tecnocratica” come guida illuminata di un super stato
europeo è spudorata. Risalta ancor più su un giornale come Repubblica, che si è
sempre vantanto attraverso i suoi maggiori esponenti di essere in prima linea, a
difesa del libero pensiero, contro l’autoritarismo del precedente governo
Berlusconi. Ora abbiamo capito, almeno spero, che sia solo un fatto di
padroni.
La strada è tracciata. Ora i
cani di regime guideranno il gregge verso la dittatura europeista.
Da anni, io e prima di me
tantissimi altri studiosi, docenti, giornalisti e blogger vanno dicendo che uno
dei punti cardini della prossima dittatura mondiale sarà la moneta elettronica.
Tali tesi sono state spesso etichettate come “complottiste”, quindi derise, ma
oggi sembrano divenire realtà con una velocità e una facilità
disarmante.
Ancora in molti si chiedono
quali sarebbero i vantaggi che questa fantomatica dittatura orwelliana avrebbe
nell’imporre una moneta elettronica. Presto detto.
A) Il costo del denaro. E’
bene rammentare che stampare e gestire il denaro ha un costo per le banche. Solo
per l’Italia si parla di cifre attorno ai 10 miliardi di euro l’anno. In Europa
sono in circolazione oltre 14 miliardi e 418 milioni di banconote per un valore
di 857 miliardi di euro. Eliminato il denaro cartaceo le banche eliminerebbero
anche il valore intrinseco delle banconote, ovvero il costo di
produzione.
B) Il diritto di signoraggio. Come ovvio gli introiti derivati dal signoraggio bancario saranno ancora più cospicui e rimarranno nelle tasche dei grandi usurai che controlleranno molto più facilmente il flusso monetario.
C) Il controllo della massa. La vita dei consumatori sarà registrata in appositi database. Con il denaro elettronico sarà possibile spiare ogni acquisto, capire i gusti delle persone, seguire i movimenti sul territorio, studiare le preferenze, tutto il loro agire, semplicemente grazie alla tracciabilità dei pagamenti. Questi dati saranno oro colato per le società dedite alle ricerche di marketing, che potranno scegliere l’apposita strategia da adottare per ogni singolo consumatore.
D) Il controllo dell’individuo. Semplicemente premendo un bottone potranno bloccare le nostre fonti di sostentamento (la carte di credito), per qualsiasi motivo da loro ritenuto valido, impedendoci di acquistare i beni di prima necessità
Vi sembra poco? Credete non
sia uno straordinario sistema di controllo? Siete disposti a sacrificare una
parte consistente della vostra libertà per risolvere un falso problema creato ad
arte? Procediamo per gradi.
Secondo una ricerca del KRLS
Network of Business Ethics, effettuata per conto di Contribuenti.it –
Associazione Contribuenti Italiani, la maggior parte dell’evasione fiscale non
riguarda le piccole-medie imprese, che hanno un giro di affari modesto (8,2
miliardi di euro l’anno), bensì le grandi corporation. Parlo della grandi
società per azioni, che attraverso transazioni segrete o fondi speculativi nei
paradisi fiscali, nascondono al fisco la bellezza di 60,4 miliardi di euro
l’anno (22,4 le Spa e Srl e 38 le Big Company).
Insomma, aziende già abituate
a trattare con denaro virtuale. Mentre programmi di regime come Report lasciano
passare un messaggio pericoloso, ovvero che gli evasori fiscali potrebbero
essere i tuoi vicini di casa, l’idraulico, il tassista, il fruttivendolo etc..
“Divide et impera”, si da il via a una guerra tra poveri, dove tutti sono
controllati e tutti sono controllori. Ricorda tremendamente la trama della
distopia orwelliana “1984”.
Il governo dei banchieri tira gli interessi della banche da cui sono lautamente stipendiati. La moneta elettronica è lo strumento definitivo per il controllo di massa.
Se un domani perderete il
vostro lavoro, non potrete rifinanziare il vostro conto in banca (o la carta di
credito) e di conseguenza non potrete più acquistare il necessario, poichè anche
il piccolo spaccio alimentare sotto casa sarà obbligato ad accettare solo
pagamenti elettronici. Non ci saranno alternative, l’unica via sarà richiedere
un prestito in banca, ipotecando beni reali, per chi avrà la fortuna di
possederne ancora.
Spaventoso! Nessuno si
indigna, nessuno protesta e nessuno grida al regime. Dove sono finiti gli
alfieri della libertà? Sparito il fantoccio berlusconiano si sono dileguati come
neve al sole.
Stanno per far sparire definitivamente il denaro contante, un domani chissà, per non essere considerati “evasori”, e non essere esposti alla gogna mediatica, dovremmo accettare di farci impiantare un microchip sottocutaneo per effettuare qualsiasi pagamento. Fantasie deliranti? Ripeto, fino a pochi anni fa lo erano anche le teorie che profetizzavano la scomparsa del denaro cartaceo, e invece…
In un ipotetico domani, chi
non avrà il microchip sarà considerato automaticamente un “evasore”. Se questa
non è dittatura, spiegatemi voi cos’è!
La moneta elettronica, che
adesso spacciano come soluzione all’evasione fiscale, sarà l’ennessima vittoria
dell’oligarchia bancaria sui cittadini, l’ennesimo passo verso un nuovo ordine
mondiale, l’ultimo verso l’abisso.
Ma andiamo alla fonte. Immaginiamo un rubinetto che rovescia acqua in una vasca, questa dopo poco traboccherà dalla stessa. Come fare per impedirlo? Prendiamo un secchio e svuotiamo l’acqua che riusciamo a prendere nel lavandino, oppure chiudiamo semplicemente il rubinetto? Questo piccolo esempio dimostra che l’unica risoluzione reale di un problema si attua alla fonte.
Oggi noi viviamo schiacciati
da un debito illegale. A causa di ciò, la pressione fiscale ha raggiunto vette
per la maggior parte insormontabili. I veri padroni del mondo sono coloro i
quali gestiscono la moneta, ovvero le banche. Gli Stati nazionali hanno ceduto
la sovranità monetaria e si indebitano quotidianamente per poter mandare avanti
la baracca. L’attuale sistema di tassazione è illegale perché perpetra e
sorregge un sistema fraudolento e dittatoriale. Lo scopo ultimo è il servaggio
sociale totale. L’obiettivo è creare un popolo ricattabile e soggiogabile,
schiavo e fiero di esserlo, in perenne adorazione, completamente
dipendente.
E’ chiaro che la macchina della propaganda non farà cenno alla vera truffa. Lautamente ricompensati, essi dispensano “panem et circenses”, plagiando le già poveri e banali menti del popolo italiota. Il loro mestiere è mentire, e lo fanno spudoratamente.
Le soluzioni per uscire da
questa crisi sistemica indotta ci sono. Ma se aspettiamo che gli stessi creatori
della crisi, o i loro valletti, ci diano la soluzione ad essa, sbagliamo di
grosso. Le crisi economiche sono golpe sociali preparati a tavolino, atti a
schiavizzare le masse, per imporre il dominio totalitario.
La nostra economia è ferma non
per assenza di opportunità o pigrizia, ne tanto meno a causa dell’evasione
fiscale, ma per mancanza di denaro. Mancando questo vengono meno i beni e i
servizi necessari per i cittadini, lo stato sociale viene smantellato, le
aziende falliscono o vengono vendute. Il futuro di intere generazioni, che
cresceranno all’ombra dell’incertezza, sarà sotto il giogo asfissiante della
dittatura del nuovo ordine mondiale.
L’imposizione mondialista diventa ogni giorno più sfacciata e dichiarata, ci vogliono abituare lentamente che tutto quello che sta accadendo sia la normalità, inarrestabile e fatale.
Non facciamoci abbindolare dai
falsi portatori di verità. Informiamoci in altro modo, è l’unica
strada.
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