mercoledì 1 maggio 2013

Il Primo messaggio extraterrestre potrebbe essere nel nostro DNA


La risposta alla domanda “se o non siamo soli nell’Universo” potrebbe essere proprio sotto il nostro naso, o, più letteralmente, all’interno di ogni cellula del nostro corpo.

Potrebbero i nostri geni avere un “marchio del produttore” progettato intelligentemente al loro interno, scritto eoni fa altrove nella nostra Galassia? Tale “firma” sarebbe un timbro indelebile di una grande civiltà extraterrestre che ci ha preceduto da molti milioni o miliardi di anni. Come loro ultima eredità, ha ricomposto la Via Lattea con la loro immagine biologica.

Vladimir I. shCherbak della al-Farabi Kazakh National University del Kazakhstan, e Maxim A. Makukov del Fesenkov Astrophysical Institute, ipotizzano che un segnale intelligente incorporato nel nostro codice genetico sarebbe un messaggio di matematica e semantica che non può essere spiegato con l’evoluzione darwiniana.

Lo chiamano “SETI biologico“. Sostengono, inoltre, che questo schema abbia longevità molto maggiore e con una maggiore  probabilità di rilevare ET, che non una trasmissione radio transitoria extraterrestre.

Scrivendo sulla rivista Icarus, affermano: “Una volta fissato, il codice potrebbe rimanere immutato su scala cosmologica; infatti, è la più duratura costruzione conosciuta. Quindi rappresenta una memoria eccezionalmente affidabile per una firma intelligente. Una volta che il genoma è opportunamente riscritto, il nuovo codice con una firma rimarrà congelato nella cellula e la sua progenie, che potrebbe poi essere consegnato attraverso lo Spazio e il Tempo“.

Per superare il test del “marchio del produttore“, eventuali modelli nel codice genetico devono essere statisticamente molto significativi e possedere caratteristiche piuttosto intelligenti che sono incompatibili con qualsiasi processo naturale conosciuto, dichiarano gli autori dello studio.

Sostengono che la loro analisi dettagliata del genoma umano mostra un approfondito ordine di tipo preciso nella mappatura tra i nucleotidi del DNA e gli aminoacidi. “Semplici accorgimenti del codice rivelano un insieme di modelli aritmetici e ideografici di linguaggio simbolico“. Si afferma che questo include l’uso della notazione decimale, trasformazioni logiche, e l’utilizzo del simbolo astratto dello zero. “Accurati e sistematici, questi modelli di base appaiono come un prodotto di precisione logica e informatica non banale“, asseriscono.

Questa interpretazione porta gli scienziati ad una conclusione inverosimile: che il codice genetico “sembra che sia stato inventato al di fuori del Sistema Solare già diversi miliardi di anni fa“. Questa dichiarazione appoggia l’idea della panspermia, l’ipotesi che la Terra sia stata inseminata con la vita interstellare. E’ sicuramente un approccio nuovo e coraggioso di conquista della Galassia, se immaginiamo che questo fu un tentativo deliberato da parte di super-esseri “Johnny Appleseed” (ndr soprannome dato allo scienziato e teologo John Champan, a causa della sua abitudine a piantare semi di meli).

Tuttavia, ci sono anche altre possibilità, come quella dell’insolita ipotesi che l’Universo che osserviamo sia stato costruito solo per noi ed esiste all’interno di un programma per computer (con tante scuse alla trilogia cinematografica di Matrix). Pertanto, l’idea che qualche programmatore abbia scritto da qualche parte il codice genetico per la vita nel loro modello di Universo è coerente con ciò che suggeriscono gli autori.

Inevitabilmente, l’ipotesi del “SETI biologico” schiaffeggia a testa alta con una idea completamente antitetica alla Scienza: il concetto di Disegno Intelligente. L’ipotesi del Disegno Intelligente afferma che la nostra Biologia è così complessa che deve essere stata progettata da una forza intelligente.

Ad oggi, il Disegno Intelligente non è stato altro che il creazionismo biblico in veste di pecore. I fondamentalisti cristiani lo usano per spingere l’insegnamento del creazionismo nelle scuole come alternativa alla evoluzione “secolare“. (Che, tra l’altro, viene ora combattuta nei sistemi scolastici in quattro Stati americani.)

Può l’affermazione di una firma aliena nel nostro codice genetico essere più credibile, o dimostrabile rispetto al Disegno Intelligente biblico?

Sappiamo così poco circa l’origine della vita sulla Terra, che sembra presuntivo identificare una struttura genetica che, apparentemente, sfida una spiegazione naturale. Anche la scoperta di vita altrove nel Sistema Solare non fornirebbe un test indipendente di questa ipotesi. La panspermia avrebbe potuto verificarsi, in modo naturale, tra i pianeti e le lune.

E anche se, in ultima analisi, il codice genetico fosse considerato l’impronta di un grande progettista extraterrestre, allora chi ha progettato il progettista?


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