Vi pare un caso che in pochi mesi sia stata smontata per sempre una delle poche certezze per i cittadini europei?: la sacralità del conto corrente.
Vi pare un caso che l’Europa del Nord, specie Germania e Finlandia dopo avere assicurato che quello di Cipro è un caso irripetibile, unico e speciale abbia proposto (e vi assicuro che passerà) il principio che anche i correntisti possono essere coinvolti nei salvataggi bancari?
Dai su. Non è un caso.
Le “alte” istituzioni europee sanno che la prossima crisi coinvolgerà singoli istituti bancari, troppo grandi per essere salvati specie dagli “Stati perferici” e dunque potenzialmente bisognosi dei soldi del Nord. Dunque ecco spiegato il nuovo corso che “finalmente” (e io sono completamente di accordo) responsabilizza anche il cittadino correntista nella scelta della sua banca.
Il detto “soldi in banca” è definitivamente morto in europa.
Oggi sono stato attirato da un post del solito ZeroHedge che riporta due grafici auto evidenti sul rapporto fra disccupazione e Non performing Loan (Ovvero Soffernze + Incagli + Crediti inesigibili). In altre parole sul “problema” dell’insolvenza da parte dei cittadini che hanno perso lavoro e sussdi, ed anche delle società fallite.
Beh non c’è molto dire:
Notate una certa analogia?
Ora attenzione: NON tutte le banche sono uguali, alcune hanno adottato politiche più prudenti e meno asservite alla politica altre sono un disastro totale. La scelta della nostra banca oggi è cruciale, occhio dunque.
Fonti varie fra cui: Signoraggio.it e rischiocalcolato.it
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