Le ricerche di Andrija
Puharich, medico pioniere in ricerche sull’elettrobiologia e sulle capacità
extrasensoriali del cervello, sono volte a scoprire le capacità extrasensoriali
del cervello…
Riccardo Tristano Tuis –
22/01/2010
Andrija Puharich, morto nel
1995, era un medico pioniere in ricerche sull’elettrobiologia e sulle capacità
extrasensoriali del cervello. Durante la sua brillante carriera scientifica il
Dott. Puharich detenne cinquantasei brevetti americani e stranieri per le sue
invenzioni nel campo della medicina elettronica, neurofisiologia e
biocibernetica. Fu autore di oltre cinquanta pubblicazioni scientifiche e di
diversi libri divulgativi.
Durante la sua vita fu membro
dell’Accademia delle Scienze di New York, dell’Associazione americana per
l’Avanzamento della Scienza, dell’Associazione della Medicina Aerospaziale e
l’Associazione americana per la Psicologia Umanistica. La sua mente vivace e
anticonformista lo portò a riprendere alcune ricerche di Tesla con le onde non
hertizane ELF (frequenze estremamente basse) rilevandone il potenziale nocivo
per l’uomo e l’ambiente.
Un suo pionieristico lavoro fu
il creare una tecnologia, tutt’ora usata, nel far sentire i non udenti
attraverso l’elettrostimolazione cranica con segnali elettronici che vanno
direttamente al cervello. Tra le molte invenzioni va segnalato il suo brevetto
US Patent 4394230, dove descriveva un metodo ed una strumentazione per il
frazionamento delle molecole d’acqua. Questo brevetto spiega l’impiego delle
frequenze per far risuonare le molecole d’acqua e così liberare i legami tra
l’idrogeno e l’ossigeno, creando un ecologico combustibile ad acqua. Oltre che
prototipo dello scienziato che si interessa alla free energy, Puharich mostrò
una curiosità scomoda ed un’integrità scientifica disposta a giocarsi la
carriera piuttosto che genuflettersi alla cieca politica accademica. Già negli
anni ’60 il dott. Puharich e il dott. John Taylor scoprirono che gli otto cicli
per secondo erano anche la banda di frequenza con cui il cervello attivava
capacità extrasensoriali quali visione a distanza, telepatia, telecinesi, ecc.,
capacità latenti presenti in ognuno di noi. Inizialmente lo scienziato americano
effettuò numerosi esperimenti con i funghi Amanita Muscaria raccolti nel
giardino del suo laboratorio di Glen Cove nel Maine, scoprendo che l’Amanita
Muscaria, il fungo usato in diversi riti pagani e dai cristiani delle origini,
aumenta le facoltà percettive solo nei soggetti già psichicamente sensitivi, ma
era in grado di far risolvere brillantemente dei test anche a persone di
intelligenza media dove le possibilità di soluzione casuale, secondo Puharich,
erano praticamente inesistenti.
Riccardo Tristano
Tuis
432 Hertz: La Rivoluzione
Musicale
Nexus Edizioni
Questi funghi considerati
sacri hanno anche la peculiarità di far aumentare considerevolmente i limiti
delle capacità fisiche di chi gli ingerisce. In quel periodo certamente non fu
l’unico ricercatore a scoprire l’enorme potenzialità di questi ed altri funghi
ancor più potenti, e certamente non pericolosi come l’Amanita Muscaria, per
procurarsi stati mentali di ordine superiore. Il ricercatore, grazie al suo
background scientifico, riuscì a notare che determinate frequenze avevano
effetti ben precisi sulla mente umana. Già nel 1956 potette studiare un mistico
indiano ed osservare come riusciva a cambiare a piacimento la frequenza delle
proprie onde cerebrali passando da uno stato di coscienza ad un altro. Studiò
anche un guaritore che riusciva a settare il proprio cervello ad 8 Hz ed indurre
la stessa frequenza nella persona che curava. Gli otto cicli per secondo sono in
grado di aumentare la predisposizione ad imparare, inducendoci al theta mode
(stato cerebrale che ci porta ad essere creativi e ad avere profonde intuizioni
di natura scientifica, mistica o comportamentale).
Una delle peculiarità del
nostro cervello è che è molto sensibile a qualsiasi strumento che emette onde di
frequenza, tra cui le ELF, poiché tende a sintonizzarsi naturalmente con il
segnale esterno. Nel prosieguo delle sue ricerche il ricercatore americano
scoprì che se un soggetto veniva esposto a 7.83 hertz, la frequenza Schumann a
cui vibra la Terra, si sarebbe ottenuta un’alterazione nella percezione
facendolo sentire bene. Ad una frequenza di 10.80 hertz invece avrebbe suscitato
un comportamento violento mentre 6.60 Hz avrebbe causato invariabilmente la
depressione del soggetto. In ulteriori ricerche si trovò che la frequenza di 3.5
hertz provoca formazioni cancerogene, i 6-7 Hz risuonano nelle orecchie, danno
la sensazione di restringimento del petto, incrementano la pulsazione sanguigna
e la stanchezza, mentre tra i 8.60-9.80 hertz provocano sensazioni di formicolio
ed induzione del sonno. Invece frequenze mixate tra i 17 Hz e 70 Hz provocano
effetti biologici dannosi. Puharich in un suo testo definì gli 8 hertz come “la
differenza della velocità di fase tra la velocità delle orbite del protone
contro quelle dell’elettrone”, sta di fatto che gli 8 Hz possiedono la
“stranezza” di poter oltrepassare sia un blocco elettromagnetico di vuoto
(gabbia di Faraday) sia un’impenetrabile campo Meisner di un superconduttore. In
parole povere, durante una moltitudine di esperimenti, si è scoperto che gli 8
hertz sono in grado di penetrare qualsiasi barriera fisica o energetica,
svelando una loro natura di “vettore multidimensionale” non soggetta alla
materia del nostro spazio-tempo.
Un’altra peculiarità di questa
frequenza è che genera superconduttività che altri non è che un sinonimo
scientifico per immortalità e la superconduttività è il prodotto di un
innestamento d’onda costruttivo basato sulla proporzione aurea.
La natura ci ha donato molti
di questi esempi di forme naturali frattali o autosomiglianti, dalle felci alle
ossa umane, dalle pigne fino alla nostra ghiandola pineale, chiamata così
appunto perché ha una simmetria simile alle pigne. Gli 8 hertz hanno una
simmetria d’onda di natura frattale che stimola la ghiandola pineale al rilascio
degli ormoni che permettono non solo capacità che vanno oltre la percezione di
un continuum a 3D ma sono inoltre in grado di rilasciare l’ormone della vita, la
somatropina, che istiga il colesterolo a convertirsi a pregnenolone e
quest’ultimo a DHEA (deidroepiandrosterone), tutti considerati elisir di lunga
vita. L’epifisi, o ghiandola pineale, controlla la sincronizzazione circadiana
del nostro sistema neuroormonale nei confronti di luce e temperatura. In studi
di laboratorio si è scoperto come il trapianto della ghiandola pineale di un
soggetto vecchio in un soggetto giovane ne accelera l’invecchiamento. Qualsiasi
malattia della vecchiaia è causata da una perdita della sincronia del sistema
ormonale.
Uno tra i più potenti
sincronizzatori ormonali antagonisti all’invecchiamento è
l’N-acetil-5-metossitriptamina, conosciuto anche con il nome di melatonina, ed
alcune carboline presenti nelle sostanze psicotrope usate durante le pratiche
sciamaniche. In sperimentazioni su topi, la presenza di melatonina ha dimostrato
di proteggere il tessuto cerebrale dalla perossidasi lipidica inoltre possiede
un effetto di induzione del sonno, incrementando la fase REM (profonda)
riducendo gli effetti collaterali di farmaci serotonino-simili. La melatonina
riduce il danno cerebrale, dovuto ai radicali liberi, su malattie degenerative
quali il morbo di Parkinson e la demenza di Alzheimer. La ghiandola pineale è
attivata direttamente mediante l’emissione di un segnale ad otto cicli per
secondo, mentre la melatonina, uno degli ormoni prodotti dall’epifisi, induce,
con un identico segnale, la replicazione mitosica del DNA, rafforzando la
riparazione del danno del DNA dovuto alla vecchiaia e, perfino, la
rigenerazione. La ghiandola pineale inoltre favorisce il rilascio serotoninico,
con azione antidepressiva, potenziando il sistema immunitario. Il Dr. Robert
Becker, nel suo libro Cross Currents, dimostrò che il calcio, elemento
indispensabile anche nei processi di guarigione, viene rilasciato ad una
frequenza di sedici cicli al secondo, ossia il primo multiplo degli 8
Hz.
I ricercatori hanno visto che
una corretta pratica della meditazione ad occhi chiusi stimola il cervello a
lavorare con onde cerebrali di tipo alfa e che la sincronizzazione dei due
emisferi cerebrali incomincia a lavorare a partire dagli otto cicli per secondo.
Questa sincronizzazione biemisferica espleta una moderata azione antineoplastica
ed incrementa la produzione di endorfine, sostanze endogene ad azione
antidolorifica. A tale riguardo Ananda Bosman afferma che la tecnica
immaginativa di Einstein, chiamata così proprio perché impiegata anche da
Einstein per trovare intuizioni e soluzioni agli empasse scientifici del suo
tempo porta in coerenza i due emisferi grazie al fatto che il cervello si setta
sulle frequenze degli 8 Hz del profondo alfa.
Tratto da http://www.stampalibera.com/?p=45019
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