Chi di "noi"
internauti non ha mai sentito parlare del fenomeno delle "scie chimiche"? Pochi
o nessuno, al di là che ognuno di noi lettori ci si creda o meno le voci che
corrono nel web fra sostenitori della loro esistenza e non sono davvero
moltissime e spesso e volentieri si può correre il rischio di perdersi nei
meandri della rete cercando di sbrogliare la matassa fra voci, dicerie e fatti
riscontrabili. Il 18 Aprile 2012 però accade un fatto di fondamentale
importanza, è uscito un articolo ufficiale ed è la prima volta che, attraverso
il Dottore e Professore Russel L.Blaylock, un ente
ufficiale si pronuncia sulle attività chimiche e sulla Geoingegneria. Lui
appartiene alla National Health Federation ed è uno stimato ricercatore e
biologo nel campo delle neuroscienze.
Nel
suo articolo Blaylock scrive cito testualmente: "Io prego che i piloti che
stanno spargendo queste sostanze pericolose comprendano appieno che stanno
distruggendo la vita e la salute anche delle loro famiglie. Questo vale anche
per i nostri funzionari e politici. Una volta in cui piante, suolo e le falde
saranno fortemente contaminati, non ci sarà alcun modo per invertire il danno
che è stato causato. Provvedimenti devono essere presi ora per evitare un
imminente disastro alla salute, di enormi proporzioni, che potrà accadere, se
queste attività non saranno fermate immediatamente. Altrimenti vedremo un
aumento esplosivo, dai tassi senza precedenti, delle malattie neurodegenerative
che si conclamano negli adulti e negli anziani, così come dei disturbi nello
sviluppo neurologico nei nostri bambini. Stiamo già assistendo ad un drammatico
aumento di disturbi neurologici e sta accadendo ai giovani come mai in passato.
"
Nel
suo articolo il Professore parla specificatamente delle particelle dei composti
di alluminio di dimensioni nanometriche, affermando come sia dimostrato
scientificamente che tali particelle siano infinitamente più reattive e che
inducano ad intense infiammazioni in uno svariato numero di tessuti. Il
professore prosegue affermando quanto queste nanoparticelle di alluminio stiano
aumentando le malattie neurodegenerative del cervello, tra cui cita demenza di
Alzheimer, il morbo di Parkinson e la malattia di Lou Gehrig (S.L.A.) e di come
queste malattie sia scientificamente correlate all'esposizione all'alluminio
ambientale.
"…
Vari studi hanno dimostrato che queste particelle passano lungo le reti
neuronali olfattive, che collegano direttamente la zona del cervello…"
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