Dopo l'annuncio del ritrovamento di molecole organiche non biologiche, la Nasa smentisce ufficialmente al congresso di geofisica a San Francisco. Curiosity ha trovato acqua e composti a case di cloro e zolfo, nessun materiale organico.
Il suolo di Marte
SAN FRANCISCO - Acqua e composti a base di cloro e
zolfo: e' quanto il robot laboratorio della Nasa Curiosity ha trovato al termine
delle prime analisi del suolo marziano. Nessuna di queste sostanze e' un indizio
della presenza di materiali organici. I risultati, precisa la Nasa in una nota,
costituiscono essenzialmente la dimostrazione del fatto che gli strumenti di
Curiosity funzionano perfettamente.I composti individuati sono idrocarburi
clorinati, ossia composti a base di carbonio che hanno reagito con il cloro. Sui
campioni prelevati da Rocknest, una zona di sabbia che si trova sulla superficie
Aelois Palus nel Cratere Gale su Marte, Curiosity avrebbe trovato indizi della
presenza di perclorato, sostanza in grado di cancellare i composti organici, e
qualche indicazione di composti organici che pero' potrebbero essere di origine
terrestre.
TIPICO TERRENO MARZIANO - "Una struttura simile a quella di un dolcificante artificiale: sabbia piu' sottile di zucchero, ma piu' grossa della farina. Con i grani rivestiti di pezzi di sale", ha spiegato Ken Edgett, principal investigator del progetto Mahli (Mars Hand Lens Imager). Si tratta comunque, a detta degli scienziati che hanno presentato la loro ricerca in una conferenza stampa che ha aperto il meeting della American Geophysical Union di San Francisco, di un "tipico" terreno marziano, molto simile a quello studiato da Spirity e Opportunity, che ha fino al 10 per cento di elementi volatili come zolfo e cloro.
TIPICO TERRENO MARZIANO - "Una struttura simile a quella di un dolcificante artificiale: sabbia piu' sottile di zucchero, ma piu' grossa della farina. Con i grani rivestiti di pezzi di sale", ha spiegato Ken Edgett, principal investigator del progetto Mahli (Mars Hand Lens Imager). Si tratta comunque, a detta degli scienziati che hanno presentato la loro ricerca in una conferenza stampa che ha aperto il meeting della American Geophysical Union di San Francisco, di un "tipico" terreno marziano, molto simile a quello studiato da Spirity e Opportunity, che ha fino al 10 per cento di elementi volatili come zolfo e cloro.
MICROMETEORITI - I risultati dell'esperimento Sam (Sample Analysis at Mars) hanno mostrato che la sabbia di Rocknest non conterrebbe dunque abbondanti sostanze organiche. Tuttavia, eventuali composti organici arrivati dallo spazio in forma di micrometeoriti potrebbero essere stati trasformati da una varieta' di meccanismi spaziali, come radiazioni cosmiche oppure ultraviolette. Sebbene il cloro nei composti organici trovati sul Rocknest sia di origine marziana, non e' al momento chiaro se il carbonio sia marziano o terrestre, e per scoprirlo occorreranno ulteriori ricerche.
ACQUA PIU' PESANTE - Inoltre, le indagini di Sam rivelerebbero anche un rapporto fra deuterio (un isotopo dell'idrogeno) e idrogeno diverso da quello terrestre, che renderebbe l'acqua trovata nel campione di Rocknet piu' pesante di quella terrestre. Gli scienziati hanno comunque espresso la loro soddisfazione per il funzionamento degli strumenti, finora giudicato perfetto. Giorni fa, uno dei responsabili della missione, John Grotzinger, aveva annunciato alla Npr che stavano per presentare risultati dello strumento Sam che sarebbero "finiti nei libri di storia". Dichiarazioni comunque ridimensionate poi dalla Nasa e dallo stesso Grotzinger, che preciso' che intendeva dire che Curiosity era senza dubbio una missione che avrebbe dato contributi storici alla conoscenza del Pianeta Rosso.lunedì, 03 dicembre 2012
Fonte: RAI.it
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