Attraverso l'Oltre: Vi riportiamo una storia di contatto alieno e abduction. E' curiosa perchè a raccontarla è un contadino, una persona veramente semplice che di certo non potrebbe sapere con che cosa aveva a che fare... Riporta i fatti così come li ha vissuti. Nessuno può metterlo in dubbio. Possiamo credere che abbia avuto stati allucinogeni, che si sia sognato tutto dopo aver letto un libro di Fantascienza... Ma lui crede in quello che vive e dice di aver vissuto.
Ecco il resoconto:
Durante una sosta a Krasnodar, a sud della
Russia, mentre facevo visita per la seconda volta ad un gruppo di amici ufologi,
mi parlarono di un contadino che viveva a cinquanta chilometri dalla città e che
aveva fatto un presunto viaggio su di una astronave extraterrestre. La loro
interpretazione era dubbiosa, ma avendo sentito qualche accenno a quello che il
personaggio diceva, volli subito andarlo a trovare. Era un tiepido pomeriggio
estivo ed è stato molto gradevole attraversare quelle campagne coltivate, poco
lontane dal Mar Nero, con le aie ed i sentieri festosi di bimbi e di animali
domestici, così come ricordavo dalla mia infanzia nella pianura padana.
Appena arrivati nel paesino di Gariaci Kluci,
al cancello dell'abitazione di Ivan Martinovic Gartvic, ci dispiacque vedere che
stavano seduti a tavola per pranzare, ma la nostra titubanza non ebbe il tempo
di manifestarsi perché Ivan ci venne incontro come un vecchio e caro amico
dicendo alla moglie di preparare per tutti. Mentre mi presentavo, mi rendevo
conto che forse non ce ne era bisogno. Avevo davanti la figura di un uomo forte
ed estremamente buono, che guardava oltre, e nei suoi occhi trovavo quella
mansuetudine e coscienza che mi erano familiari.
Mentre gustavamo squisiti prodotti genuini,
Ivan cercava di spiegarmi quanto soffriva per non essere creduto, specialmente
dalle autorità a cui aveva spedito il suo messaggio.
Mi feci allora raccontare cosa gli
successe:
"Era mezzanotte e dopo di avere guardato la
TV, decisi di andare prima in bagno e poi a coricarmi. Esco perché il bagno è
fuori e, attraversando il cortile, noto che il cane è agitato e vuole
sciogliersi per uscire in strada. Sento fresco, metto il giubbotto ed esco fuori
dal cancello, in strada. Alzo istintivamente la testa verso il cielo, come
chiamato da qualcosa, e noto in alto a sinistra, una enorme forma ondeggiante,
luminosa come la luna, alta dal suolo circa cinquanta metri. Frattanto sulla
strada, da destra, vedo avanzare verso di me un uomo che, all’apparenza sembra
un mio amico, ma quando si avvicina, vedo meglio che ha una tuta ed è senza
capelli. Capii che non era un uomo normale, ma restai sereno. Egli mi prese
dolcemente il braccio sinistro ed insieme ci siamo alzati verso quella luce che
cambiava continuamente forma (1). Ancora non capisco come ci siamo alzati, né
come siamo entrati dentro quell’oggetto, perché non c’era nessuna
porta.
Dentro c’erano sei persone e chi mi
accompagnava ha detto agli altri: «Lui non ha paura». Mi colpì molto quello che
si dicevano in una lingua sconosciuta che però capivo interiormente. Poi tutti
si sono messi a parlare pronunciando singole lettere, forse ogni lettera
corrispondeva ad una parola. Parlavano molto dettagliatamente e velocemente,
sembrava il linguaggio degli uccelli. Erano umanoidi molto belli, di alta
statura e di colore blu, senza capelli. Ad un certo momento il mio
accompagnatore ha pronunciato: «ja», e tutti hanno fatto silenzio. Dopo aver
ancora assicurato tutti che io non avevo paura di nulla, ha pronunciato un altro
suono che non so ripetere e ho capito che la navicella ( come chiamarla?) si è
messa in moto. La stanza dove mi trovavo era di 9 x 5 metri circa e non c’erano
mobili, né so da dove provenisse la luce (2). Mi guardavo intorno mentre
interiormente mi venivano stranamente alla memoria tutti i fatti della mia vita,
comprese le cose che non ricordavo più. Prima non capii perché, ma poi pensai
volessero dimostrarmi che loro sapevano tutto di noi.
MODELLI DI VITA SU ALTRI PIANETI
Arrivati sul posto, si è aperta una porta e
siamo usciti fuori, senza scale; sembrava un molo. L’astronave aveva la forma di
un fuso con due punte acute, lunga 25/30 metri ed era atterrata con qualche
sistema magnetico. Mi sono girato intorno ed ha visto case tutte uguali, vi era
tanta gente né grassi né magri, che ricordo come persone belle. Avevano mezzi di
trasporto che assomigliavano a biciclette, uno di loro mi fece salire e
volammo.
Stavo pensando di chiedergli: «È tuo?», e
lui si è messo a ridere delicatamente dicendo: «Se ti interessa, da noi non
esiste né il mio né il tuo (3). Non possediamo né siamo costretti a fare o ad
andare. Facciamo tutto ciò che si deve fare». Volando a bassa quota vidi un
posto con tanti animali diversi, alcuni che assomigliavano ai nostri, altri ai
mammut, erano tutti tranquilli e non reagivano al nostro passaggio. Poi vidi
tante città senza grattacieli e senza file di persone. La loro energia era
soprattutto solare, ma non solo, così come le loro astronavi, molto facili da
usare e senza fili. Hanno soprattutto una Legge nelle loro coscienze, quella
divina. Non hanno né superiori né sacerdoti, non servono. Non uccidono niente e
nessuno, perché tutto è stato creato dal Signore Iddio. Tutto ciò di cui hanno
bisogno per mangiare, non lo piantano o producono, non serve perché le piante
producono da sé, è la natura che dona (4). Come noi vivono e muoiono. Loro si
preoccupano tanto del nostro pianeta e ciò che si dice sulla Terra riguardo alla
fine del mondo non è vero, non è una fine obbligatoria, tutto dipende da come si
comportano i terrestri (5). A loro dispiace tanto che le persone credenti
affermino che Dio ci punisce per i nostri peccati e che vuole distruggere la
Terra, in realtà tutto il male lo facciamo noi. Loro ci propongono un progetto
di legge per cambiare la vita sulla Terra, per conservare il nostro Pianeta che,
se venisse distrutto, coinvolgerebbe il Sistema Solare e la Galassia. Sul nostro
Pianeta oggi è tutto cambiato in modo tale che, se non facciamo subito qualcosa,
ci sarà una terribile malattia di massa del cervello (6). Se ciò avverrà, non si
potrà più salvare il pianeta, perché tutto ciò che abbiamo accumulato provocherà
la fine dell’umanità, ma per volontà nostra, non di Dio. Se i raggi solari che
attraversano l’atmosfera porteranno sulla terra tutti gli inquinanti chimici gli
uomini saranno inondati da una pioggia nera.
Il nostro Pianeta ed altri, sono immersi in
un contesto di particelle viventi invisibili, necessarie a noi e noi a loro,
perché ogni parte della natura è stata creata insieme. Adesso noi influenziamo
loro e loro influenzano noi, e succede un’autodifesa (7). Questa è la scienza
fondamentale di questi nostri fratelli nello spirito, che vogliono aiutarci.
Adesso, loro affermano che sulla Terra non esiste la scienza perché non possiamo
chiamare scienza ciò con cui l’uomo distrugge se stesso e il Pianeta. Ci
osservano e ci studiano da migliaia di anni. Prima osservavano un altro pianeta
abitato da esseri che lo hanno distrutto, ma non potevano interferire. Quando il
pianeta è esploso, hanno temuto una nuova catastrofe perché un grosso pezzo è
caduto sulla Terra, che poi si è assestata girando di quaranta gradi (8). Da
quel momento ci hanno osservato più attentamente. Inizialmente pensavano che
assomigliassimo a degli uomini, invece poi hanno constatato che il nostro modo
di vivere non corrisponde alla vita umana. Hanno dunque studiato il nostro
cervello, che è uguale al loro, ma ha reazioni più lente. Ancora non riescono a
capire perché i nostri responsabili danno ordine di uccidere milioni di persone.
Hanno visto che abbiamo una religione, accettiamo Dio ma ne parliamo solo e
tutto ciò è un grande imbroglio. Abbiamo leggi divine bellissime come i
comandamenti dove si dice di non uccidere, ma intanto lo facciamo lo stesso. Se
il Papa e i sacerdoti credono, come hanno potuto benedire le armate nel nome di
Dio, per uccidere milioni di persone? Cosa è dunque la nostra religione? Tutto è
scritto nel modo giusto ma non facciamo che imbrogliare. Allora la cosa
principale che c’è sulla Terra è un grande inganno (9) loro mi dicono: «Coloro
che credono in Dio, che siano mussulmani, ortodossi o cattolici, o di qualunque
religione, sono uguali di fronte agli altri. Ma quando in una religione dicono
di essere migliori, questo non è giusto!»
La loro scienza comprende meglio la natura
del nostro pianeta e la Natura di Dio. Noi siamo qui proprio per capire la vita,
che il nostro corpo si trasforma in polvere, perché proveniamo dalla Terra ed a
questa torniamo, mentre lo spirito no. Lo spirito viene sulla Terra quando
nasciamo, proveniente anche da altri pianeti.
Loro ci chiedono di fare tutto il possibile
per non distruggere il pianeta, ma non possono venircelo ad imporre, altrimenti
non agiremmo più col timore di Dio (10).
Anche se viviamo nel comunismo, socialismo,
capitalismo, ecc..., non si può cancellare la verità: o la vogliamo e la
mettiamo in pratica, oppure non la vogliamo.
Sull’astronave c’erano tre scienziati fisici
e chimici. Uno di loro mi disse che se ne sta andando, non avendo più nulla da
fare qui.
Mentre mi trovavo con loro, anche se tutto
era bello e mi piaceva, volevo subito tornare sulla Terra per divulgare queste
notizie ufficialmente, ma è molto difficile saper fare quest’opera, saper
portare avanti questo discorso (11). Mi avevano detto sarei stato libero di
scegliere se farlo o no, ed io racconterò, racconterò sempre tutto.
Concludo con la mia gratitudine verso questi
nostri fratelli perché fanno tutte queste cose per la salvezza nostra e del
pianeta Terra".
Ivan è una persona a cui si può prestare fede
quando afferma di aver avuto un contatto vero. Tutto quello che ha riportato
come esperienza vissuta e consigli riportati, anche se espressi semplicemente,
sono paragonabili a quanto espresso dal contattato Eugenio Siragusa, divulgato
gratuitamente.
Riassumendo:
1. Le astronavi extraterrestri cambiano
continuamente forma nell’alone fluttuante per la loro adattabilità ai fenomeni
fluttuanti magnetici e gravitazionali terrestri.
2. Internamente alle astronavi la luce è
diffusa senza sorgente apparente.
3. Nelle civiltà evolute, non esiste la
proprietà privata.
4. Quando l’uomo vive in armonia con la
Natura Madre planetaria, essa stessa gli dona i frutti per la
alimentazione.
5. Il concetto di «fine del mondo» è
errato; è l’uomo stesso a volere la «fine dell’umanità».
6. Uno dei moventi più gravi del
possibile suicidio dell’umanità è il terribile morbo dovuto ai fattori
inquinanti e che rende folli i neuroni del cervello, chiamato «Harbar».
7. La realtà vivente e vibrazionale
dell’Universo intero, nella sua interazione che ubbidisce alla legge di
«Causa-Effetto», predispone sistemi di autodifesa contro le parti cancerogene,
in specie dovuti ad umanoidi ribelli. È il senso cosmico della Giustizia che
difende l’Amore, messa in atto dalle Forze Elementali o «Zigos», governati dagli
Esseri super evoluti o Grigi.
8. Si chiamava Mallona il Pianeta
esploso più di 75 milioni di anni fa, che provocò lo spostamento dell’asse
polare terrestre.
9. Cosa è la filosofia politica e
religiosa terrestre? Un imbroglio? Eugenio Siragusa ha spesso ripetuto che:
"L’inganno è peggiore del tradimento".
10. Senza la Loro imposizione noi
possediamo il Libero Arbitrio, che è la più grande ed unica possibilità di far
prevalere la nostra intelligenza, se ancora siamo in grado di usarla
correttamente per perseguire «Virtute e conoscenza» e non perseverare
nell’essere i peggiori assassini dell’Universo.
11. Non si smentisce il dramma dei
contattati: essere coscienti della Verità e non essere creduti. E con questo si
spiega anche come i pochissimi contattati reali dicano tutti le stesse cose
provenienti da un’unica fonte, pur essendo sconosciuti fra loro.
Intervista di Orazio Valenti
Una storia credibile!!!Poesia di Elisabetta Errani Emaldi
RispondiEliminaL'anima di nostra Madre Terra
L'amore non trionfa quando
la stupidità dell'uomo racchiusa nella sua ignoranza
non rispetta la nostra Madre Terra.
L'umanità soffoca, piano,
piano, nella sua totale indifferenza.
Nostra Madre Terra, la grande anima vivente
ci riscalda sul suo cuore e
ci nutre, ma noi avviluppati dall'ignoranza
siamo cechi e sordi al suo richiamo.
Stiamo, forse, aspettando che i frutti malati della nostra
Madre Terra, ci avvelenino?
Non lasciamoci soffocare con lei, curiamo nostra
Madre Terra con devozione, perché lei
ci nutre d'amore ed energia.
Sento il mio spirito tremare,
mentre la sua grande anima malata e sofferente
si dispera perché i suoi figli sono ingrati,
non hanno rispetto per se stessi e nemmeno per lei.
Mentre nuore lentamente e in silenzio
io sento i suoi lamenti, la sua sofferenza e le sue lacrime
che cadono sul mio cuore angosciato.
L'amore trionfa solo quando
rispettiamo noi stessi e nostra Madre Terra.
La vita continuerà solo se ci sveglieremo dal sonno
dell'indifferenza. Io sento i suoi respiri sofferti,
la pioggia acida che cade su di me e mi
consuma le membra, mentre ci implora
di ascoltare il suo eco di dolore che vola
alle nostre orecchie sorde e alle nostre menti
lontane dal cuore.