Groenlandia - Ghiacciai sciolti perchè sempre più scuri
Gli scienziati ci stanno avvertendo che il punto di non ritorno dei ghiacciai, specie della Groelandia, è stato raggiunto e superato da una decina di giorni.
La causa dello scioglimento dei ghiacciai proverrebbe anche dalla commistione tra ghiaccio, neve e detriti, che farebbe perdere la capacità di riflettere la luce del sole. I ghiacciai sarebbero sempre più scuri, e a causa della ridotta capacità di riflessione, solo nel mese di luglio la Groenlandia ha registrato uno scioglimento totale di ghiaccio di 100 chilomtri cubi, andando a raddoppiare la media degli ultimi anni.
Grazie ai satelliti, i ricercatori hanno scoperto che gran parte della calotta glaciale della Groenlandia si sta progressivamente scurendo e, quindi, assorbe una quantità sempre maggiore di radiazioni solari che, a loro volta, stimolano un più rapido scioglimento dei ghiacci.
Che significa in pratica?
Le acque dei mari si inalzeranno facendo scomparire le coste, gli atolli, le isole più piccole... Generando difficoltà di vivibilità e fuga degli abitanti (Perchè giustamente il mondo ha ancora tanto spazio da offrire all'uomo edificatore).
Oltre questo problema c'è quello più grave ancora... La desalinizzazione del mare e delle correnti marine... non so se ricordate il film "The Day After Tomorrow" dove trattavano proprio questo argomento... Purtroppo è un pericolo reale adesso (Ma sì... Uno in più che volete che sia). Il fatto è che questo problema ne causerà a catena altri perchè le correnti marine sono gli stabilizzatori naturali del nostro clima... Quindi in estate sarà sempre più caldo (Mentre leggete state pensando a qualcosa in particolare?)e gli inverni sempre più freddi (lo scorso anno Venezia stava a -13 gradi C°).
In più uragani, siccità e pioggie improvvise su terreni che non possono più assorbire come devono.
Se pensate che personaggi come Cristo avvertivano: "I ghiacci si scioglieranno e le acque si innalzeranno, le isole scompariranno..." "Quando vedrete questi segni alzate il capo al cielo perchè la mia venuta sarà alle porte". Vabbè... Questa citazione era tanto per dirne una... Torniamo alla scienza...
Nell’isola si stanno registrando temperature elevate ben oltre la media stagionale, avanti di questo passo i ricercatori prevedono che entro la fine dell’estate il 50% della superficie di ghiaccio andrà persa, con ipotizzabili conseguenze anche sull’innalzamento del livello del mare.
C’è da dire comunque che ogni anno, da giugno ad agosto, lo scioglimento rappresenta un fenomeno naturale. Ad altitudini elevate, la maggior parte dell’acqua di fusione tende a ricongelarsi rapidamente in loco. Nei pressi della costa, il procedimento è diverso: l’acqua di fusione in parte viene trattenuta dalla coltre di ghiaccio, in parte si perde verso l’oceano.
L’anomalia riscontrata dalla NASA è proprio nell’aumento improvviso di “ghiaccio fuso” dissolto in acque oceaniche. Secondo i dati satellitari, si stima che il 97 per cento della superficie della calotta di ghiaccio si sia sciolta
ad un certo punto a metà luglio. Per la precisione tra il giorno 8 e il giorno 12, in soli cinque giorni.
Numeri da bollino rosso!
Un segnale che il clima, anche nell’area artica, sta cambiando, si sta facendo decisamente più caldo, e con una velocità superiore rispetto alle stime degli scienziati.
Gli effetti sono solo in parte prevedibili, per esempio possiamo immaginare che a causa di questo accadimento il livello delle acque nel mondo si innalzerà ben più dei 3 millimetri registrati ogni anno. Wwf Italia lancia l’allarme: urge intervenire per tagliare significativamente le emissioni di gas che modificano la composizione chimica dell’atmosfera e alimentano l’effetto serra naturale.
Citiamo PANORAMA: In soli 4 giorni i satelliti Nasa hanno rilevato uno scioglimento rapidissimo, che si verifica in media ogni 150 anni.
L'intera coltre di ghiaccio che ricopre la Groenlandia mostra segni inquietanti di disgelo. Il rapido scioglimento nell'arco di soli quattro giorni, a luglio, è stato fotografato da tre satelliti delle Nasa e ovviamente ha allarmato gli scienziati, che in un primo momento hanno pensato ad un errore.
"È stato un risultato talmente eclatante che in un primo momento ho messo in discussione il risultato: poteva esserci un errore?" scrive Son Nghiem, del Laboratorio Jet Propulsion di Pasadena.
Subito Nghiem ha consultato alcuni colleghi, che hanno confermato le sue conclusioni. Dorothy Hall, che studia la temperatura della superficie della Groenlandia, ha confermato che in tutta l'area c'erano state temperature insolitamente alte per la metà di luglio che hanno provocato uno scioglimento diffuso di tutta la superficie del ghiaccio.
La serie di immagini scattate dalla Nasa mostra un rapido disgelo tra l'8 luglio e il 12 luglio. In questi quattro giorni, le misurazioni di tre satelliti dimostra una rapida espansione dello scioglimento del ghiaccio, che è passato dal 40% della superficie al 97% (di solito in estate si scioglie circa la metà del ghiaccio che riveste la Groenlandia).
L'esperta di ghiacci Lora Koenig ha dichiarato che uno scioglimento così rapido si verifica circa ogni 150 anni.
Le conseguenze più immediate sono l'innalzamento del livello del mare e un ulteriore riscaldamento dell'Artico.
Quasi ci dispiace darvi queste notizie... Questo potrebbe essere davvero il segnale dell'inizio della fine per l'umanità come noi la conosciamo e, credeteci, non è più catastrofismo. Sappiamo che avete sentito le notizie anche al TG in questi giorni ma sono troppo impegnati con X Factor, Amici e Grande Fratello per darne la giusta importanza.
Noi vi terremo aggiornati a riguardo e vi abbracciamo forte.
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