Non solo, man mano che si avvicina, ci rendiamo
conto della sua altezza: è immensa, come dieci montagne una sopra l’altra. La
muraglia liquida si erge come la mano di Dio sopra i miseri costrutti umani,
tanto grande da sembrare sospesa in un non tempo, come non dovesse mai
abbattersi, scatenando la sua furia distruttiva. Ma lo fa, e palazzi e città
crollano come castelli di carta. È il caos generale, persone fuggono ovunque e
nell’animo del sognatore sorgono i pensieri più strani.
“Non sopravviverò”, “Nulla sopravviverà”, “È
inutile fuggire”.
Eppure chi fa questo sogno quasi sempre fugge o
cerca riparo, e in qualche modo sopravvive alla catastrofe. Scoprendo diverse
cose interessanti. La prima è che l’onda non sembra fatta solo d’acqua, perché
si comporta come si trattasse di un’onda di frequenza, o di energia. E
non solo colpisce cose e persone, ma le cambia. In determinati casi, in meglio:
talvolta l’onda sembra quasi “purificare” il pianeta da plastica e cemento,
risparmiando invece gli elementi naturali. Allo stesso modo, chi sogna sa o
“sente” che alcune persone sopravviveranno, quasi fossero state “scelte”
dall’onda o dalla natura, mentre altre non ce la faranno.
Spesso, dopo l’Onda nel sogno viene mostrato il
mondo del “dopo”. Palazzi distrutti o crollati come per un terremoto, città
semivuote o sfollate, gruppi di persone che con abiti logori si radunano nelle
piazze piene di detriti e rottami per capire cosa sia successo e per fare il
punto della situazione. In queste scene c’è sempre molta paura, sgomento, senso
di abbandono, dato che non funziona nulla, né elettricità né automobili né
comunicazioni e che non c’è traccia di polizia, medici o vigili del fuoco.
Quello che inizialmente mi lasciò interdetto fu
l’incredibile quantità di persone che faceva questo sogno, e la sua ricorrenza.
Notai anche che esisteva un denominatore comune tra chi lo faceva: si trattava
di persone che da anni praticavano meditazione, arti marziali o training
spirituali di qualche tipo, oppure che avevano avuto esperienze di contatto con
entità aliene. Com’è noto, da anni ci occupiamo di ricerche su casi di
avvistamento UFO e di presunti rapimenti da parte di alieni e abbiamo scoperto
che perlomeno il 70% delle persone che dichiara di essere vittima di rapimenti
da parte degli extraterrestri ha sogni inerenti all’Onda. Anzi, per molti rapiti
tale esperienza è fortemente collegata agli alieni.
Cambiamenti climatici e tempeste
solari
Se il sogno dell’Onda è davvero un
avvertimento, a cosa può riferirsi? A uno tsunami, o a qualcosa di più globale,
un colossale sconvolgimento planetario? Secondo alcuni, il clima del nostro
pianeta sta cambiando, dando luogo sempre più frequentemente ad alluvioni,
uragani e terremoti.
Possibile che la Terra si stia avvicinando a
una metamorfosi climatica totale, il cui apogeo sarà caratterizzato da un
terrificante sconvolgimento planetario? Nell’estate 2008, per la prima volta
nella storia documentata, il Polo Nord si è ritrovato completamente libero dai
ghiacci, che si sono ritirati dai cocenti raggi solari sulle lontane coste del
Canada. I giornali dell’epoca titolavano così: “L’Artico può essere
circumnavigato: è la prima volta in 125mila anni”.
Il maremoto del 26 dicembre 2004 nell’Oceano
Indiano è stato uno dei più eclatanti disastri naturali registrati tra la fine
del XX secolo e l’inizio degli anni 2000, avendo provocato circa 230mila morti.
Qualcuno all’epoca mi domandò se a mio parere il sogno dell’onda fosse riferito
a questo tremendo fenomeno naturale. Risposi: «È solo l’antipasto». Il terremoto
avvenuto a Sendai l’11 marzo 2011, ha avuto una magnitudo di 9,0: è stato il più
potente sisma mai misurato in Giappone, e il quinto di sempre. In seguito alla
scossa si è generato uno tsunami con onde alte oltre 10 metri che hanno
raggiunto una velocità di circa 750 km/h. L’onda più alta si è abbattuta presso
la penisola di Omoe: era di 39 metri. Ma siamo ancora lontani da quanto hanno
visto i sognatori dell’Onda. Se pensate sia un’esagerazione, vi sbagliate: tutti
i dati scientifici concordano nello stimare la situazione dei ghiacciai
drammatica.
E di sicuro le autorità non rimangono ferme a
guardare: non solo il Vietnam o le Filippine avrebbero da temere un innalzamento
del livello del mare, ma anche paesi avanzati e industrializzati. Una news del
22 novembre 2010 così titolava: “New York, paura del mare: ecco il piano
antiacqua - Barriere di isole artificiali per lottare contro gli effetti del
cambiamento climatico - New York comincia a prendere sul serio la minaccia che
viene dal mare, ovvero l’innalzamento del livello degli oceani, e corre ai
ripari: barriere di isole artificiali, nuovi edifici con basi rialzate, sistemi
per difendere metropolitana, condutture idriche, del gas e reti elettriche”,
sono alcune delle misure contenute nel rapporto illustrato dalla rivista
Scientific American e consegnato all’amministrazione dello Stato di New York. Ma
a causare questi sconvolgimenti climatici non è solo l’uomo con l’inquinamento:
è in gran parte opera del Sole, che come ben sapevano gli antichi, possiede un
ritmo vitale scandito da cicli precisi. Per i Maya, nel dicembre del 2012 finirà
la 5° era. Non occorrerà aspettare il 21 dicembre per capire che un processo di
sconvolgimento climatico globale è già iniziato da diversi anni. Se pensate che
si tratti solo di una fissazione di Maya, altri antichi popoli, vi sbagliate:
anche i moderni scienziati si rendono conto che il clima sta cambiando e che il
Sole potrebbe provocare danni impensabili. Nel 2009 i giornali intitolarono i
loro articoli così: 2012, allarme Nasa: “Black out sulla Terra”. Lo scenario
apocalittico della NASA: una tempesta solare bloccherà satelliti e telefonini -
Milioni di persone senza elettricità nel 2012, cibo e medicine che vanno a male
nei frigoriferi spenti, telefoni e satelliti fuori uso. Uno scenario da “day
after” che potrebbe essere derubricato alla voce “catastrofismo”, se non fosse
che l’allarme giunge dalla NASA e dalla National Academy of Sciences. E nella
parte del cattivo che mette a repentaglio la civiltà, una volta tanto, non ci
sono le attività umane, l’inquinamento o il riscaldamento globale. Il nemico a
sorpresa è il Sole, artefice della vita sulla Terra, che con un colpo di tosse
potrebbe mettere K.O. le infrastrutture sulle quali l’Occidente prospera.
Negli articoli si spiegava quanto affermato di
recente dalla NASA, cioè che l’attività del Sole era in aumento, e raggiungerà
il picco massimo tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013. Negli 11 anni
seguenti l’attività solare sarà ancora più forte. L‘atmosfera di solito ci
protegge dalle tempeste solari, ma un’eruzione particolarmente violenta potrebbe
essere disastrosa. La parola degli esperti è tutt’altro che confortante:
«L’energia elettrica è la chiave di volta tecnologica della società moderna,
dalla quale dipendono tutte le altre infrastrutture e gli altri servizi», si
legge in un rapporto di 132 pagine commissionato dalla NASA alla National
Academy of Sciences. «Se una tempesta solare simile a quella del 1859 avvenisse
oggi, assisteremmo a un’enorme devastazione sociale ed economica». Secondo John
Kappenmann, coautore del rapporto, se una tempesta magnetica del genere si
ripetesse, a ritrovarsi privi di elettricità stavolta sarebbero 130 milioni di
individui, con danni per duemila miliardi di dollari.
Non solo: l’attività solare
influenza anche il campo elettromagnetico della Terra, a sua volta collegato
misteriosamente con le frequenze elettriche del nostro cervello e del nostro
organismo. Il DNA dell’uomo potrebbe di conseguenza mutare in qualche modo. È
mai possibile dunque che l’onda sognata dalle persone sia in realtà un’onda di
tipo elettromagnetico, generata da una tempesta solare di proporzioni mai viste?
Oppure, secondo altri ricercatori, come il fisico belga Paul LaViolette, la
Terra nel 2012-2013 potrebbe venire colpita da una Superonda galattica
proveniente dal centro della Via Lattea, evento ciclico di cui i Maya erano
perfettamente a conoscenza.
Quale che sia la genesi di quest’onda
energetica, di sicuro la sua potenza distruttiva sarebbe tale da far rischiare
lo stallo o persino il collasso alla nostra società ipertecnologica.
Immaginate un’onda elettromagnetica talmente
potente da fondere tutti i trasformatori della Terra in un colpo solo: questo è
lo scenario ipotizzato dall’Accademia Nazionale delle Scienze americana, in uno
studio commissionatogli dalla NASA. Possibile dunque che con questo scenario
futuro alle porte, i governi dei paesi industrializzati non abbiano pensato a un
piano d’emergenza? Oppure l’hanno fatto, ma senza avvertirci?
Quello che i governi non dicono
In verità sembra che i governi abbiano delle
idee molto precise sui possibili rischi derivanti dalle tempeste solari o,
forse, da onde di energia provenienti dallo spazio. Le profezie bibliche e
sumere sembrano prendere corpo di fronte agli incredibili progetti di alcune
nazioni. Basti citare il Global Seed Vault norvegese, un deposito a prova di
atomica destinato a preservare tutte le sementi del mondo da un possibile e
imprecisato «futuro cataclisma», o la Lunar Ark della NASA, progettata per
mettere al riparo sulla Luna tutta la conoscenza scientifica umana assieme a
campioni di DNA con cui ripopolare la terra nel caso di un impatto meteorico.
Oppure si può scoprire come USA e Russia non abbiano mai smantellato i rifugi
antiatomici dopo la fine della Guerra Fredda, anzi li hanno potenziati e
aumentati di numero. Stiamo parlando di rifugi capaci di ospitare oltre 60.000
persone per anni, dotati di tutti i comfort e di scorte di cibo in abbondanza.
Ma per difendersi da cosa? E chi sarebbero i pochi eletti destinati a salvarsi
al loro interno? Chi li avrebbe selezionati? Anche gli ufologi stanno mettendo a
nudo dati impressionanti a riguardo. Gli alieni mostrano spesso agli addotti
scene di sconvolgimenti planetari in arrivo, a cui “dovremo essere preparati”.
Rapiti e contattati spesso vengono addestrati ad affrontare questo scenario
apocalittico futuro. Nei “sogni” degli addotti si ripetono visioni di città con
palazzi quasi completamente sommersi, flotte di astronavi nei cieli, o la visita
a enormi strutture come stazioni spaziali orbitanti o astronavi madre.
Apparentemente, gli extraterrestri starebbero approntando queste astronavi per
una missione per salvatare milioni di profughi dalla Terra. Possibile che sia
tutta una farsa? Che gli specialisti NASA e quelli dell’Accademia delle Scienze
americana si stiano sbagliando, che la cripta dei semi delle isole Svalbard o
l’Arca Lunare della NASA siano solo delle astrazioni scientifiche? E perché
allora questi progetti sono caratterizzati da tanta fretta? La cripta dei semi
venne completata nel 2008, in anticipo, ma il contratto con la ditta
costruttrice prevedeva che il bunker dovesse essere terminato entro e non oltre
il 2012…
Articolo di Pablo Ayo
Anche voi avete sognato l'Onda?
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