Di
Maria Ferdinanda Piva – Fonte: Blogeko
Anche
quest’estate la fusione dei ghiacci artici è
sui livelli record degli ultimi anni, ed è sempre più evidente la
svolta netta che si è prodotta con l’inizio di questo secolo ancora breve. Oltre
al ghiaccio sul mare sono in chiara sofferenza
i ghiacciai della Groenlandia.
La
novità dei giorni scorsi – la cosa davvero mai vista – è la rapidità con cui, a
causa delle alte temperature, sta squagliandosi il ghiacciaio di Russell, e
le inondazioni causate dai corsi d’acqua che da esso si
alimentano. Ogni secondo 3,5 milioni di litri d’acqua si
riversano nel fiumiciattolo di Akuliarusiarsuup Kuua, conosciuto anche con il
nome inglese di Watson.
Sì,
3,5 milioni di metri cubi d’acqua: avete un’idea? L’Empire State Building misura
un milione di metri cubi, qui il ghiacciaio ha generato tre Empire State
Building e mezzo – tre e mezzo! – ogni secondo. Ogni secondo,
non ogni minuto (questo almeno è quanto riferiscono i media locali). Dalla
fusione di un solo ghiacciaio, anche se – poveretto – possiamo
supporlo particolarmente malmesso.
Travolti
ponte e acquedotti nel piccolo centro abitato di Kangerlussuaq, nel Sud Ovest
della Groenlandia. C’è un video impressionante.
Il
fiumiciattolo gonfiato in modo così abnorme dalla fusione del
ghiacciaio è un affluente del Qinnguata Kuussua, in principale corso d’acqua
nella zona di Kangerlussuaq.
Di
solito la piena connessa con la fusione dei ghiacci si produce
alla fine del’estate (non in luglio!) e – ovviamente – a
memoria di uomo e di infrastrutture non è mai stata così
violenta. Il villaggio di Kangerlussuaq è stato tagliato in due, evacuati i pur
pochi residenti al di là del ponte.
Su
Arctic sea ice blog il lato alluvionato della Groenlandia
Su
Polar environmental change la fusione dei ghiacci minaccia l’approvvigionamento d’acqua in un
villaggio e l’aggiornamento della situazione
Nessun commento:
Posta un commento