venerdì 6 aprile 2012

John Titor e il Brevetto della Macchina del Tempo


Non ve ne abbiamo mai parlato, fino adesso, perchè nonostante sia uno dei più bei Misteri della storia, sembrava, fino a pochissimo tempo fa, smentito come bufala molto ben architettata.

Ma...

Se John Titor - fantomatico viaggiatore del tempo - è un personaggio di fantasia, come mai la sua macchina del tempo è dettagliatamente descritta in un documento dell’Ufficio Brevetti statunitense di qualche anno fa? Il titolo del presente articolo suona volutamente come quello di un film di Harry Potter o di Indiana Jones. E John Titor è un personaggio su cui in Rete si può leggere moltissimo, ma che di certo è più appropriato in un programma tv come il Voyager di Roberto Giacobbo che in un contesto come Mytech. Dunque perché riparlarne? Perché le grandi bufale, quelle veramente ben riuscite, vivono di vita propria: e continuano a rinnovarsi negli anni.
Se dietro Titor sembra esserci uno scherzo lanciato a mezzo Internet da un gruppo di persone (tra cui almeno un italiano), e alcuni aspetti non sono mai stati chiariti (come mai tutta la documentazione è coperta da Copyright? Si tratta per caso di un modo particolarmente elaborato per promuovere un libro/personaggio/film o roba del genere?) è interessante vedere come la leggenda sia viva più che mai, dopo oltre un decennio.

L’ultimo “episodio” ha del surreale.





Qualcuno ha scoperto che esiste un “brevetto” per la macchina del tempo presso l’Ufficio Brevetti statunitense. Per l’esattezza una proposta, non ancora un brevetto vero e proprio.

Il documento è stato depositato nel 2004 e viene reso pubblico nel 2006. Fin qui nulla di strano: invenzioni balzane e improbabili vengono brevettate ogni giorno; normalmente, non porteranno mai a nulla di concreto o al massimo diventeranno il prossimo prodotto nel catalogo di gadget da cui avete pescato il regalo di Natale “utile” o “spiritoso” per amici e parenti.

Ma il documento
US2006/0073976 A1 pubblicato il 6 aprile 2006 ha qualcosa di sinistro: sotto il titolo “Method of Gravity Distortion and Time Displacement” si trovano le teorie esposte da John Titor e soprattutto i grafici relativi alla fantomatica macchina (di produzione General Electric!) che lo avrebbe portato indietro nel tempo dal 2036 fino al 2000!

Titor dunque diceva la verità? Come avrebbe potuto pubblicare nel 2000 pezzi di manuale relativo a un macchinario che sarebbe stato inventato solo nel 2004?



La fantasia di complottisti, appassionati di fantascienza o semplici rompiscatole della Rete ;) è ripartita nuovamente senza freni. Questo più o meno a partire da un post sul forum cospirazionista

Godlike Productions, il 6 marzo scorso e fino a metà aprile di quest’anno.

Finché non si è fatto vivo, il 29 marzo, l’autore del proposto brevetto: il signor Marlin B. Pohlman di Tulsa, Oklahoma.

Pohlman ha rapidamente svelato l’arcano; nessun viaggio nel tempo: intorno al 2004, a causa di una grave malattia, si trovò a prendere un medicinale sperimentale che stimolò notevolmente la sua attività cerebrale. La combinazione tra il comprensibile nervosisimo per la sua situazione (stava rischiando la vita) e l’intensa attività del suo cervello, lo portò a trovarsi questo curioso passatempo: prendere i disegni - peraltro non proprio chiarissimi - dal manuale di istruzioni di Titor e dagli un senso, magari collegando teorie scientifiche reali e brevetti preesistenti:
Ho fatto reverse engineering. (…) All’epoca non avevo altro che Internet, una lavagna bianca e un sacco di Modafinil per via della sperimentazione. Ho citato in bibliografia tutti i brevetti a cui ho fatto riferimento.

Oh… e ho ricreato i diagrammi usando Visio e Mathlab (il diagramma del campo sferico). I grafici presenti in Internet erano inutilizzabili.
Pohlman, comunque, non è il solito autodidatta improvvisato e magari un po’ matto: è un professionista nel campo del software ed autore di un libro su Oracle Identity Management. E proprio in questo libro a un certo punto, nel fare un esempio, utilizza il nome di una persona a caso: John Titor.

Al punto che qualcuno arriva a ipotizzare che Pohlman e Titor siano la stessa persona.

Continua però Pohlman:
Lieto che qualcuno abbia trovato “l’easter egg” su Titor nel mio libro.

Pensata alla domanda di Brevetto come a un razzo segnaletico lanciato da qualcuno che pensava che non gli fosse rimasto molto da vivere. Sei cicli di chemio e un trapianto di staminali entrambi andati male. Solo la sperimentazione e un viaggio in Thailandia mi hanno salvato la vita. Il mio pensiero era che avevo fatto tutto ciò che potevo e l’unico modo di convincere una persona del futuro che la mia vita valeva qualcosa era di pubblicare qualcosa di unico.
In un certo senso, quest’ultima parte gli è riuscita di sicuro; la macchina del tempo però resta confinata nel fantastico, per ora: nei fumetti col Dottor Destino che sfida i Fantastici Quattro, nel romanzo di H.G.Wells e nella classica pellicola di George Pal o nei film con Michael J. Fox. E ovviamente, nelle leggende su John Titor, cyber-viaggiatore dell’anno 2036.

3 commenti:

  1. Insomma quella roba pubblicata del 2006 è una farsa? :(

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  2. Mi viene da pensare che quest'uomo nel dubbio, abbia proceduto con le dovute ricerche a provare il colpaccio! In fondo il 2035 non e irraggiungibile, avere i diritti su una macchina del tempo e come giocare al Superenalotto e visto che la vita e assurda, perché non provarci? Io ad esempio che pratico ciclismo amatoriale ogni tanto penso a titor che sostiene che saremo costretti ad usare le bici in un futuro... Ogni volta che ne compro una penso simpaticamente che potrebbe salvarmi la vita ;)

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