martedì 17 febbraio 2015

Il Contatto è vicino?



Fin da piccolo sono cresciuto con l'estrema convinzione di far parte di qualcosa di grande, molto più grande di casa mia, della mia città, del mio Paese, del mio Pianeta.

Sono cresciuto in una famiglia avventista come molti lettori che mi seguono da anni ormai sanno. Una fede cristiana molto sobria, evangelica, qualcuno direbbe protestante. Da piccolo vedevo tutti i miei compagni di classe che pregavano la Madonna ma "noi avventisti" non ci credevamo quindi niente preghiera. Guardavo il crocifisso in classe e sapevo che era solo una immagine di ciò che era in terra e adesso in cielo, quindi contro il secondo comandamento della Bibbia. Ero diverso, tutti i miei compagni dicevano che ero diverso... Sarà per colpa/merito del mio carattere che sono quindi diventato "unico". Una difesa? Probabile... Una Realtà? Andrebbe chiesto a chi mi frequenta.

Con il tempo i miei studi si sono fatti sempre più insistenti, corposi, passando da materie come le storie delle religioni alla scienza quantistica finché sono giunto ad una conclusione: Nessuno possiede la Verità con la V maiuscola su questo minuscolo pianeta. Sono uscito da quella denominazione cristiana e sono più credente adesso che mai.

Quasi tutte le sere, fin da piccolo, guardo in alto la sera, osservo attentamente le stesse e vi rivolgo un pensiero, sicuro che qualcuno stia in ascolto. Ho sempre sentito nostalgia di una casa lontana in cui dovrei tornare, ma sono sempre stato qui e niente altro mi ha mai provato di non essere un terrestre puro sangue.




Quando mi dico che faccio ancora parte di qualcosa di incredibile e che lo vivrò di persona, il mio scetticismo mi dice che è solo Speranza. Quando invece rivolgo il mio pensiero verso l'alto sono certo di quello che ancora spero... Ovvero che qualcuno sia in ascolto e prestissimo cambieranno le cose su questo pianeta. Lo sento proprio nell'intimo anche se non sono un profeta... Allora la mente mi dice che questa è Fede.

Infine... Penso a tutti i miei fratelli terrestri vivi in questo momento, inconsapevoli o meno che quello che vediamo buio e vuoto intorno a noi è invece ricolmo di Luce (Per essere pragmatici, il 98% dell'Universo è permeato di Fotoni, le particelle della Luce). Quando penso a questo il mio cuore mi dice che provo Amore. Per me, per questa Vita, per le persone che amo e per tutti quelli che calpestano questo pianeta.

E' buffo... Perché più studio per avere delle risposte e più si aggiungono altre domande. Io crerdo che la mia generazione vedrà questo incontro, avrà il contatto che cambierà l'esistenza dell'umanità. Vorrei dirvi che sono baggianate grazie al mio proverbiale scetticismo che smonta tutto, ma non posso, perché lo sento dentro più di quanto "senta" con i 5 sensi.

Una risposta ce l'ho però per il percorso che sto vivendo e, dal momento che credo nessuno possa dirvi la Verità ma solo condividerla a piccoli pezzi come le facce di un diamante ecco una risposta:

Ho citato tre modi di essere: Speranza, Fede e Amore. E' curioso ma c'è un versetto che ho già citato tempo addietro, siamo in occidente, permettetemi di parlare di Bibbia ogni tanto quando cito i miti e le storie che hanno plasmato la nostra spiritualità... E dice:

"Ora, tre cose restano: Fede, Speranza e Amore ma la più grande di esse è l'Amore".

Quando dice "restano" adesso capisco che intende dopo, dopo la nostra dipartita da questo pianeta, banco di prova. Una volta morti "restano" di noi queste tre caratteristiche. Conviene coltivarle.

Se le provate non temete, siete più che probabilmente sulla giusta strada. Se mai qualcuno vi saprà dire cosa è giusto o sbagliato quaggiù. Se sentite di aver perso o mai avuto Fede, o Speranza, non vi preoccupate. Coltivate Amore in qualsiasi sua forma. Il resto verrà da sé perché siamo stati "costruiti" in questo modo.

Se tutti faremo questo percorso, vedrete, il contatto arriverà a breve. Non preoccupatevi di chi secondo voi non lo sta facendo... Noi facciamolo. Con i nostri mezzi. Il contatto è alle porte.

3 commenti:

  1. Hai fatto un'autobiografia attenta a cosa dire o non dire.
    E questo mi sembra interessante e giusto.
    Non importa scendere nei particolari, potrebbero essere stati modificati nel corso degli anni - millenni - da che l'uomo ragiona e riporta le proprie considerazioni. Su pietra, papiro, carta o altri supporti più recenti.
    Non importa come si arriva alla metà: a piedi, in bicicletta, sciando, in auto, volando... L'importante è arrivare.
    Questo non vale per tutti.
    Molti ritengono che si deve arrivare solo come dicono - capiscono - loro.
    Così nascono i fondamentalismi. Spesso intolleranti.
    Agli occhi della maggior parte dei credenti tu appari una sorta di eretico quando ti descrivono educatamente!
    Nella storia hanno eliminato parecchi liberi pensatori. Valga per tutti Giordano Bruno, di cui in questo mese di febbraio ricorre l'anniversario del rogo preparato dai diligenti credenti dell'epoca.
    In questo periodo sto rivedendo un mio lavoro di 40 anni fa. Questo mi fa venire in mente che illustri predecessori hanno avuto a che fare con questo numero: Mosè dovette vagare 40 anni per il deserto prima di vedere la Terra Promessa. Gesù di Nazareth rimase 40 giorni nel deserto per prepararsi ad affrontare le vicende che l'hanno portato a una fine umanamente ingloriosa ma che ha diviso il tempo in due. Prima e dopo di Lui.
    Il mio lavoro è un graphic-novel, un racconto storico disegnato oltre che scritto. E' la vita di Jesus, raccontata non cronologicamente, ma pensata e meditata con bello stile poetico da una buona penna avventista, Rolando Rizzo.
    Rileggendo quel testo ho notato che è sempre attuale.
    Così ho deciso di accettare l'invito di quanti vorrebbero vedere il seguito di quel racconto. Non romanzo a fumetti, quindi, ma romanzo grafico, graphic novel, appunto, come si dice dal 1978. Solo che io l'ho realizzato nel 1975.
    Credo che verrà accolto con stupore almeno dalla critica. Terminare un lavoro dopo 40 anni non è cosa comune! Al momento sto colorando e riscrivendo le tavole originali avvalendomi dei supporti tecnici dell'attuale informatica.
    Come se 40 anni fossero stati necessari per cogliere appieno quel messaggio.
    Toccando un aspetto autobiografico, anch'io credo che ci sarà un incontro straordinario per l'umanità. Non so come sarà. Non ho la verità in tasca!
    Ma lo credo e spero vivamente.
    Come ha detto il tuo caro nonno materno prima di addormentarsi: sono curioso!

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  2. Ho provato grande ammirazione x come avete sapete unire umiltà e profonda consapevolezza del vostro sentire nelle vostre parole... doti così rare, e per questo illuminate da una luce che mi rende irresistibile esprimermi. Perdonate dunque le mie parole, che rappresentano solo una testimonianza emotiva, ma in cui sento la verità. Io sono un medico, quindi formata nel campo della scienza ufficialissima, che tuttora non rinnego ma considero (certo da sempre) ampiamente insufficiente per poter spiegare e sostenere tutti gli avvenimenti che riguardano l'uomo, sia spirituale che fisico, cosa dunque un po' scomoda perchè mette facilmente in discussione tutto, ma che ho accolto con gioia, perchè riconosco come una virtù (senza speranze di condivisione nell'ambiente di lavoro), e che mi ha dato l'opportunità di trascorrere gli ultimi anni nella ricerca di "altro" (spaziando fra vita extra-terrestre, spiritualità, oltre-vita, fisica quantistica, fenomeni religiosi...) fra una densa curiosità che mi appartiene come carattere, rinfocolata da una sensazione di assurdità di come stiamo vivendo negli ultimi decenni, così a prima vista poveri, nel "pieno di una grande mancanza", ma soprattutto molto influenzata dalla profondità sensitiva di entrambi i miei figli trentenni, specie uno di loro, che mi sta dando da anni risposte a domande mai fatte a voce e, giuro, a leggere le parole dell'autore del sito, fa impressione, perchè è proprio lui, così, con lo stesso felice stupore, senza dover aggiungere altro, ma con quale fede! Grazie delle vostre testimonianze, per tutta l'umanità che ora ha bisogno più che mai di persone come voi. Io ne ho bisogno, come dell'Amore che è il sub-strato della mia vita. Grazie. PM

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  3. Ho davvero apprezzato le sincere parole di Francesco e il suo modo semplice, ma profondo nello stesso tempo, di esprimere il suo sentire. Ringrazio anche per i commenti che precedono il mio che mi hanno arricchito. Grazie per la condivisione!

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