venerdì 24 gennaio 2014

Il caldo più forte nell'Artico dopo 44 mila anni.



Lo rivela la datazione al Radiocarbonio sui muschi millenari

Nell'Artico, o almeno in quello canadese, un'estate calda come quella del 2013 non si vedeva da 44mila anni. Lo sostengono i ricercatori dell'università del Colorado, che hanno datato al radiocarbonio diversi campioni di muschio rimasti 'intrappolati' nel ghiaccio per migliaia di anni e venuti alla luce sull'isola di Baffin, nell'Artico canadese orientale. Stando allo studio, pubblicato sulla rivista Geophysical Research Letters, gli esperti hanno raccolto 365 campioni di materiale biologico.

“Si tratta di un segnale gravissimo, che documenta ulteriormente il cambiamento climatico dovuto all’intervento umano e che produce effetti drammatici sull’ecosistema artico, sconvolgendo gli equilibri dinamici dell’area e comportando perdita di habitat per gli ambienti, gli animali e le complesse reti alimentari che dipendono dai ghiacci marini – commentaGianfranco Bologna, direttore scientifico del WWF Italia

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