lunedì 20 gennaio 2014

L'uomo più santo dell'Oriente e dell'India, il riflesso di Dio sulla Terra, ISSA



Mi accingo a mostrarvi uno degli studi più freschi e più emozionanti che sto seguendo...

Si narra in TIBET di un Santo di nome ISSA proveniente da Israele nel quale era manifesta l'anima dell'Universo. Al compimento dei suoi 12 anni partì con una carovana di mercanti verso l'Oriente e da 14 ai 28 anni visse in India e nelle regioni dell'Himalaya. In seguito tornò nella sua terra natale per finire la sua predicazione ma venne maltrattato dalla sua gente e ucciso ignobilmente.

Sono stati ritrovati antichissimi documenti nel monastero di Hemis in Tibet da un viaggiatore Russo, giornalista e archeologo: Nicholas Notovitc nel 1887. Nel 1894 si convinse dopo numerosi studi ed approfondimenti di avvertire la stampa mondiale chiamando l'articolo e in seguito il suo libro:

"La vita sconosciuta di Gesù Cristo".

Siete un pò colpiti eh? Io sì. Da tempo leggendo i vangeli ma anche gli apocrifi sulla vita di Gesù mi ero convinto che ne sapesse parecchio riguardo buddhismo e induismo ma non ne potevo avere prove certe... Fino a qualche sera fa, quando la mia compagna mi ha letto uno stralcio di un suo libro a riguardo...



Nikolai Notovitch alla fine del XIX secolo, in un monastero di Hemis nella zona del Ladakh ai piedi dell'Himalaya nel Tibet, trovò dei rotoli che parlavano di un Isa o Isha. I rotoli furono confezionati dopo il VII secolo d-C. in India e passarono poi nel Nepal e quindi nel Tibet.
Parlano di un Isa o Isha nato in Israele, che all'età di tredici anni con una carovana giunse a Sindh in India.
Venne ricevuto dai sacerdoti di Brahma e conobbe i Veda.
Il suo messaggio di uguaglianza e il suo monoteismo gli inimicò i sacerdoti di Brahma e dovette fuggire verso il Nepal e il Tibet, cioè in terra buddista. Si diresse poi verso la Persia, dalla quale venne espulso. Quindi, ritornò in Israele.

Esistono in testi indù le parole mahesa, masiha, mishihu, connesse all'aramaico mesiha o all'ebraico masiah o, molto meglio, all'arabomasih. Tali parole sono usate in alcuni testi indù successivi alla presenza cristiana in India, ma dovettero fare ingresso nell'uso indù molto prima con le armate di Alessandro Magno, che, conquistatrici, si spinsero fino al fiume Indo, al quale giunsero nel 326 a.C., mettendo a contatto culture lontane; ma non sono da escludere antichissimi influssi della lingua aramaica o araba.
Presso gli ebrei e i cristiani tali parole hanno il significato di re consacrato con un'unzione. Il significato invece che hanno nel mondo indù va collegato con la radice araba “msh”, che oltre “misurare” significa “strofinare”, cioè togliere l'impurità. Il Corano, che non pensa a Gesù come salvatore, ma solo come profeta, usa il termine “masih” nel senso di “purificato dagli errori e dalle debolezze umane”, proprio appoggiandosi alla radice araba “msh”.

La parola ebraica mesiah (traslitterazione in greco messias; Gv 1,41; 4,25) è tradotta usualmente nel Nuovo Testamento con Christos, dachrio: ungere.
Il Corano designa Gesù con il nome Isa (sura 2, 45), mentre gli arabo-cristiani lo chiamano Yasu. Non ci sono studi su come Muhammad (570 - 632 d.C) giunse a dare a Gesù il nome Isa (signore), ma probabilmente avvenne attraverso carovanieri cristiani nestoriani di ritorno dall'India: il termine Isa deriva da isha, che è una forma contratta della parola (lingua sanscrito) ishvara (controllore supremo, signore).
Anche l'Islam entrò a contatto con l'India in seguito a conquiste territoriali che arrivarono oltre il Gange. Questo incontro di civiltà portò a coniare, dal Kashmir al Tibet, nomi come YusuYusufYuzIssaIssanaYusaasafYuz-AsaphYus Zasaf.
Anche il termine El, per designare Dio, si trova in tardi testi indù, e ciò prova ancora il contatto con la cultura semitica. El (“essere forte”) era un nome di Dio per gli ebrei, ma già lo era per i Cananei. Ad Ugarit si usava 'l, in accadico ilu, in arabo ilah.  In testi indù che precedono il contatto con l'Islam si incontra anche allah (al-ilah), che vuol dire precisamente il dio, ed era usato in Arabia anche prima dell'avvento di Muhammad. Anche un nome arabo, “Amadh”, si incontra nei testi indù. Tutto ciò dice di antichi contatti di civiltà.

Ma torniamo a Issa...

Il manoscritto tibetano pubblicato da Notovich si compone di quattordici capitoli.
Ne riproduciamo gli ultimi due, tratti da: N. Notovich, "La vita sconosciuta di Gesù":

«XIII.
1 - Il santo Issa insegnò così al popolo d'Israele per tre anni, in ogni città, in ogni villaggio, sulle strade e le pianure, e tutto ciò che aveva annunciato si realizzava.

2 - In quel tempo, i servitori travestiti del governatore Pilato lo tenevano sotto stretta osservazione, ma non lo udirono mai dire qualcosa di somigliante ai rapporti presentati dai capi delle città su Issa.

3 - Ma il governatore Pilato, spaventato dall'eccessiva popolarità del santo Issa che, a dar credito ai suoi avversari, voleva sollevare il popolo per farsi nominare re, ordinò a una delle sue spie di accusarlo.

4 - Allora si incaricarono i soldati di procedere al suo arresto, ed egli venne chiuso in una cella sotterranea in cui vari supplizi gli furono inflitti con l'intento di obbligarlo ad autoaccusarsi, il che avrebbe consentito di metterlo a morte.

5 - Il santo, non pensando ad altro che alla beatitudine perfetta dei suoi fratelli, sopportò le sofferenze in nome del suo Creatore.

6 - I servitori di Pilato continuarono a torturarlo e lo indussero in uno stato di estrema debolezza; ma Dio era con lui, e non permise che morisse.

7 - Venendo a sapere quali sofferenze e torture subiva il loro santo, i principali sacerdoti e i saggi anziani andarono a pregare il governatore di mettere Issa in libertà in occasione di una grande festa che si avvicinava.

8 - Ma il governatore rifiutò seccamente la loro richiesta. Essi lo pregarono allora di far comparire Issa davanti al tribunale degli anziani, affinché venisse condannato o assolto prima della festa; a questo Pilato diede il suo consenso.

9 - Il giorno dopo il governatore fece riunire i principali capitani, sacerdoti, saggi anziani ed esperti della legge allo scopo di far loro giudicare Issa.

10 - Il santo venne tirato fuori dalla prigione e fatto sedere davanti al governatore in mezzo a due briganti che andavano giudicati contemporaneamente a lui, per mostrare alla folla che non sarebbe stato l'unico condannato.

11 - E Pilato, rivolgendosi a Issa, disse: "O uomo! è vero che sollevi gli abitanti contro le autorità con l'intenzione di diventare tu stesso re d'Israele?"

12 - "Non si diventa re per propria volontà - rispose Issa - e ti hanno mentito dicendoti che io sollevo il popolo. Ho sempre parlato soltanto al del Re dei Cieli, e insegnavo al popolo ad adorare lui.

13 - Perché i figli d'Israele hanno perso la loro purezza originaria e se non si rivolgono al vero Dio, saranno sacrificati e il loro tempio cadrà in rovina.

14 - Il potere temporale mantiene l'ordine in un paese; io insegnavo loro dunque a non dimenticare questo, e dicevo loro: 'Vivete conformemente alla vostra situazione e alla vostra fortuna, per non turbare l'ordine pubblico', e a ricordarsi anche che il disordine regnava nel loro cuore e nella loro mente.

15 - E infatti il Re dei Cieli li ha puniti e ha eliminato i re delle loro nazioni; e tuttavia, diceva loro, se vi rassegnate alla vostra sorte, in ricompensa vi sarà riservato il Regno dei Cieli."

16 - In quel momento vennero introdotti i testimoni; uno di essi depose così: "Tu hai detto al popolo che il potere temporale non era nulla in confronto a quello del Re che ben presto avrebbe affrancato gli israeliti dal giogo pagano."

17 - "Tu sia benedetto - disse Issa - per aver detto la verità; il Re dei Cieli è più grande e più potente della legge terrena, e il suo Regno sorpassa tutti i regni di quaggiù.

18 - E non è lontano il tempo in cui, conformemente alla volontà divina, il popolo di Israele si purificherà dei suoi peccati, perché è detto che un precursore verrà ad annunciare la liberazione del popolo e lo riunirà in un'unica famiglia."

19 - E il governatore, rivolgendosi ai giudici: "Sentite? L'israelita Issa confessa il crimine di cui è accusato. Giudicatelo dunque secondo le vostre leggi e pronunciate contro di lui la pena capitale."

20 - "Noi non possiamo condannarlo - risposero i sacerdoti e gli anziani - hai appena udito tu stesso che egli alludeva al Re dei Cieli, e che non ha predicato ai figli nulla che costituisse insubordinazione contro la legge."

21 - Il governatore mandò allora a chiamare il testimone che, su istigazione del suo padrone Pilato, aveva tradito issa; quest'uomo venne e rivolgendosi a Issa: "Non ti facevi forse passare per il re d'Israele quando dicevi che colui che colui che regna nei Cieli ti aveva inviato per preparare il suo popolo?"

22 - E Issa, dopo averlo benedetto, gli disse: "Tu sarai perdonato, perché ciò che dici non viene da te!" Poi, rivolgendosi al governatore: "Perché umiliare la tua dignità, e perché insegnare ai tuoi sottoposti a vivere nella menzogna, quando, anche senza questo, tu hai il potere di condannare un innocente?"

23 - A queste parole il governatore entrò violentemente in collera, e ordinò la condanna a morte di Issa e, invece, la liberazione dei due briganti.

24 - Dopo essersi consultati fra loro, i giudici dissero a Pilato: "Noi non assumeremo sul nostro capo il grande peccato di condannare un innocente e di liberare dei banditi, cosa contraria alle nostre leggi. 
25 - Fai dunque come credi." Avendo detto questo, i sacerdoti e i saggi anziani uscirono e si lavarono le mani in un vaso sacri dicendo: "Noi siamo innocenti della morte del giusto."

XIV.
1 - Su ordine del governatore, i soldati afferrarono Issa e i due briganti, che condussero al luogo del supplizio in cui vennero inchiodati su croci che erano state piantate per terra.

2 - Per tutto il giorno i corpi di issa e dei due banditi rimasero sospesi, sgocciolando sangue, mentre i soldati montavano la guardia, il popolo se ne stava in piedi, tutto intorno; i parenti dei due suppliziati pregavano e piangevano.

3 - Al tramonto, le sofferenze di Issa finirono. Egli perse conoscenza e l'anima di questo giusto si staccò dal corpo per andare ad annullarsi nella Divinità.

4 - Così finisce l'esistenza terrena del riflesso dello Spirito eterno, sotto la forma di un uomo che aveva salvato i peccatori incalliti e sopportato tante sofferenze.

5 - Tuttavia Pilato si spaventò della propria azione e fece in modo che il corpo del santo fosse reso ai suoi parenti che lo seppellirono vicino al luogo del supplizio; la folla venne a pregare sulla sua tomba e riempì l'aria di singhiozzi e di gemiti.

6 - Tre giorni dopo, il governatore mandò i soldati a prendere il corpo di Issa per inumarlo in un altro posto, per paura di un sollevamento popolare.

7 - Il giorno dopo la folla trovò la tomba aperta e vuota; subito si sparse voce che il Giudice Supremo aveva inviato i suoi angelo a prelevare la spoglia mortale del santo, in cui una parte dello spirito Divino aveva dimorato sulla terra.

8 - Quando questa voce giunse a Pilato, egli si incollerì e proibì, sotto pena di schiavitù e morte, che fosse mai pronunciato il nome di Issa, e pregato il Signore per lui.

9 - Ma il popolo continuò a piangere e a glorificare a gran voce il suo maestro, così molti furono portati via prigionieri, torturati e messi a morte.

10 - E i discepoli del santo Issa abbandonarono il paese di Israele e se ne andarono in ogni parte presso i pagani, predicando loro che dovevano abbandonare i loro errori grossolani, pensare alla salute della loro anima e alla perfetta felicità che attende gli umani nel mondo immateriale e pieno di luminosità in cui, nel riposo e in tutta purezza, dimora, in una perfetta maestà, il Grande Creatore.

11 - I pagani, i loro re e i loro guerrieri ascoltarono i predicatori , abbandonarono le loro assurde credenze, lasciarono i loro sacerdoti e i loro idoli per celebrare le lodi del saggissimo Creatore dell'universo, del Re dei Re il cui cuore è colmo di immensa misericordia.»
Per il momento vi lascio alle parole di questo manoscritto che credo sia la prova inconfutabile di quanto espresso più sopra... Sappiate che il tutto risale a prima dei vangeli ovviamente...

Questo ci porta a grandissime scoperte riguardo Cristo:

1) Che era il Messia e il Riflesso dell'Universo anche per gli Orientali e non solo per i Mediorientali. Ad oggi quindi la Sua parola è stata conosciuta e ri-conosciuta in TUTTE le culture antiche e moderne.

2) Che Cristo nel "buco" temporale dei vangeli è stato in India, Tibet e Persia.

3) Una ragione in più per credere che quest' "uomo" non era ne un semplice mortale ne un essere umano,

4) Che conosceva e predicava la Sua nuova Parola in base all'Ebraismo, Buddhismo e Induismo, nonché conosceva i Veda a menadito.


Soprattutto credo significhi che il nostro cristianesimo moderno altro non sia che una rivisitazione e mistificazione dovuta dal controllo religioso del nostro ultimo millennio. Cristo ha abbracciato tutte le filosofie che oggi portano a credere a qualcosa nel mondo e le ha unite in un meraviglioso nuovo messaggio che è quello dell'Amore Universale ed Eterno. Dove l'uomo è al centro dei pensieri del Padre d'Amore e non le Leggi, i giorni di riposo, i precetti e i dogmi.

Siamo Liberi. Liberi di amare e di essere amati da un Dio che mette noi al centro del Suo Amore e dei Suoi pensieri e ritornerà per donarci quello che nel nostro cuore realmente desideriamo.


10 commenti:

  1. Davvero molto interessante e pure credibile! Una cosa però mi lascia perplessa: il totale ribaltamento della condanna di Issa! In questo pur dettagliato racconto, sono i sacerdoti e giudici ebrei che tentano di salvarlo (XIII: 7) e poi si lavano le mani non volendo condannare un innocente (XIII: 24, 25) quando nei Vangeli è esattamente l'opposto! Che la condanna definitiva sia stata emessa da Pilato è storicamente noto, come anche riportato da questo racconto, ne parla infatti Tacito riferendosi alle persecuzioni che Nerone infliggeva ai cristiani del suo tempo: "Nerone si inventò dei colpevoli e sottomise a pene raffinatissime coloro che la plebaglia, detestandoli a causa delle loro nefandezze, denominava cristiani. Origine di questo nome era Christus, il quale sotto l'impero di Tiberio era stato condannato all'estrema condanna dal procuratore Ponzio Pilato" (Tacito, Annali XV, 44).
    Credo che ci siano ombre su come si siano effettivamente svolti i fatti, ma i Vangeli, pur con qualche differenza, scrivono di un primo processo fatto a Gesù davanti al Sommo Sacerdote Caifa e tutto il Sinedrio (gli anziani) di un arresto voluto dalle autorità giudee che volevano togliere di mezzo Cristo e poi di un secondo processo davanti a Pilato che aveva l'autorità di condannarlo a morte, come infatti fece. Questo manoscritto racconta una storia diversa riguardo la condanna di Issa...quasi che i giudei volessero lavarsi la coscienza e lasciare l'intera responsabilità al Governatore romano Pilato. Spero si possa continuare ad approfondire questo interessantissimo argomento!

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  2. ATTENZIONE!!! Forse era troppo bello per essere vero.....

    E' bastato digitare su Google il nome di Nicolas Notovič e ho scoperto una pagina su Wikipedia che smentisce il tutto: "La vie inconnu de Jesus Christ (1894), che parla della vita di Gesù Cristo durante il periodo mancante nei racconti dei Vangeli. L'opera, basata su un falso manoscritto, risultò però essere una truffa".
    Poi per ammissione stessa di Notovich:
    "Notovich agli inizi ribatté alle accuse per difendersi.[8] ma una volta che la sua storia venne riesaminata dagli storici, Notovitch confessò di aver falsificato le prove.[7] Il critico testuale Bart Ehrman afferma che "oggi non c'è un singolo studioso di fama su questa terra che abbia dei dubbi sulla questione. L'intera storia è stata inventata da Notovitch, che guadagnò un bel po' di soldi e una notevole quantità di notorietà per la sua beffa".[9]"

    Occorre digitare Notovic o Notovich e si viene indirizzati correttamente.

    La pagina: http://it.wikipedia.org/wiki/Nicolas_Notovi%C4%8D

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  3. Il link non funziona ma si può copiare su Google: Nicolas Notovich e si arriva alla pagina di Wiki

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  4. I ritrovamenti sono accertati, nonostante Notovitc. Gli studiosi che lo hanno smentito appartenevano al Vaticano... Ragionate bene...

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  5. IL sito http://www.fourwinds10.net/
    a fondo pagina c'è IL TALMUD DI JMMANUEL vedetelo.
    E' luce sia Lorena

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  6. ok ok forse cristo e stato pure in india oppure no ma alla fine cosa cambia? nulla e il suo messaggio di pace e amore che conta non i luoghi dove egli e stato durante la sua dolorosa esperienza terrena!
    Ciao a tutti!

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  7. Gli ebrei volevano uccidere Gesù, ma non potevano, Pilato poteva condannarlo a morte, ma non voleva, Erode tratto Gesù come fosse il protagonista di un carnevale ebraico (Purim), i soldati romani come se fosse il protagonista di un carnevale romano (Saturnali). Barabba più che un nome proprio di un partigiano ebreo, che probabilmente era Gesù, potrebbe essere un titolo relativo ad una funzione ed in ogni caso coincideva con l’imputazione relativa a Gesù: essersi proclamato Figlio del Padre. Per questo Michelangelo quando dipinse il Giudizio Universale per Gesù giudice riprese la figura di Aman (protagonista del carnevale ebraico) dipinta precedentemente nella volta della Cappella Sistina? Cfr. ebook (amazon) di Ravecca Massimo. Tre uomini un volto: Gesù, Leonardo e Michelangelo. Grazie.

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  8. Tutti ottimi spunti grazie! Il fatto che sia stato in India, Tibet ecc conferma che è esistito, che il suo messaggio era condiviso e conosciuto da tutti non solo dagli Ebrei (come luogo geografico) e anche che il cristianesimo non si discosta dalle filosofie orientali, spesso considerate "sataniche" dalle più estreme fedi cristiane.

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  9. ADESSO BISOGNA AVERE IL CORAGGIO DI ACCETTARE QUESTA VERITà SCOMODA DIVERSA DA QUELLA A CUI CI HANNO EDUCATO-ABITUATO :
    Dal "Secondo Trattato del Grande Seth"
    Un apocrifo testo ritrovato tra i documenti di Nag Hammadi in particolare dal secondo trattato del Grande Seth recita:
    Era un altro, il loro padre, che ha bevuto la bile ed l'aceto; non ero io.Chi fu percosso con la canna, era un altro, Simone, colui che portò la croce sulle sue spalle. Era un altro colui cui hanno messo la corona di spine
    Esso ci offre per la prima volta dopo svariati secoli, un documento che ci riporta direttamente ad una delle primissime eresie quella di Basilide.
    Di origine siriana Basilide era uno studioso alessandrino che scrisse tra il 120 ed il 130 d.C.. Basilide conosceva bene scritture ebraiche, vangeli cristiani e pensiero egizio ed ellenistico. Si ritiene che abbia prodotto non meno di 24 "libri" di commento ai Vangeli.
    Secondo Ireneo, che lo combattè aspramente, Basilide propugnava una terribile eresia, sostenendo che la crocifissione era una frode, che Gesù non era morto sulla croce e che il suo posto era stato preso da un sostituto, Simone di Cirene.
    Questa affermazione venne sostenuta anche successivamente dal Corano , nel VII° secolo. Occorre ricordare che anche Marcione, in alcuni aspetti della propria interpretazione del cristianesimo, rafforza il concetto che Gesù non fosse "realmente" morto sulla croce.

    MA FORSE NON ERA SIMONE DI CIRENE COLUI CHE MORì IN CROCE AL POSTO DI GESù, STANDO ALLA STORIA DESCRITTA NEL LIBRO <LE COMUNICAZIONI DI SETH (COINCIDENZA?) DI JANE ROBERTS. LA ANTICIPO : GIUDA ORGANIZZA UNA FALSA MORTE DI GESù METTENDO AL SUO POSTO(CONVINCENDOLO DI ESSERE LUI IL VERO MESSIA) UNO DEI TANTI MESSIA ESISTENTI A QUELL'EPOCA, (INFATTI PIETRO NON LO RICONOBBE PERCIò LO RINNEGò)UNA VOLTA MORTO IL FALSO GESù ( IL QUALE Fù DROGATO PERCHè AVEVA PAURA DI MORIRE IN QUEL MODO) IL VERO GESù CERCò DI CONVINCERE I RIMANENTI DISCEPOLI ALL'OSCURO DELLA FALSA CROCIFFISSIONE DI GESù,MA NON CI RIUSCì, INFINE FU COSTRETTO AD ANDARE VIA DALLA PALESTINA PERCHè LA SUIA PRESENZA NON RIENTRAVA NEI PIANI DI GIUDA E DEGLI ALTRI DISCEPOLI E AMICI,CIOè DI FARE DI GESù UN MARTIRE POLITICO-RELIGIOSO (RICORDATE? I.N.R.I. E NON ERA UNA BURLA,BASTA CALARSI IN QUEL CONTESTO STORICO-RELIGIOSO, PERCHè OGNI VERITà è FIGLIA DEL CONTESTO IN CUI SI SVOLGE, CONCRETO E NON ASTRATTO) DALLA PALESTINA ANDò IN INDIA, E Lì MORì FISICAMENTE:

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