mercoledì 13 giugno 2012

Ciò che era Ovvio succedesse sta accadendo!



“La crisi taglia le entrate fiscali” (Corriere della Sera), “Buco da 3,5 miliardi nelle entrate” (Repubblica, idem Stampa e Sole 24 Ore), è “allarme sulle entrate” (Messaggero), perché “fallisce la ricetta tasse”" (Giornale) e Mario Monti è “bocciato in economia” (Libero). Il Secolo XIX va alla conclusione: “Le tasse non bastano mai. Manovra in vista, scontato l’aumento dell’Iva”.
L’Italia è in avvitamento: “Le commesse calano e lo Stato non paga: sei mesi e poi si chiude” (Sole 24 Ore).

Monti fa bene a insistere: “Sempre più duri contro l’evasione” (Corriere della Sera), ma è come un disco rotto che continua a ripetere “stiamo mettendo in sicurezza un Paese disastrato” (Stampa) ma dimentica di aggiungere che il colpo di grazia glielo ha dato lui e si ha l’impressione che la strada da lui intrapresa si stia rivelando un boomerang. Lui tutto fiero dice che “cresce la produzione di scontrini”, ma vuol dire che ha sbagliato sistema se nei primi quattro mesi del 2012 c’è stata flessione soprattutto del gettito Iva” (Sole 24 Ore, anche Corriere della Sera) La Corte dei Conti dà un’idea dell’evasione, 45 miliardi (anche se viene da domandarsi come fanno a calcolarli, visto che la evasione è per definizione occulta e indefinibile), ma avverte anche che “troppe tasse frenano la crescita” (Sole 24 Ore).




Libero conferma quel che ci aspetta: “Non tornano i conti, colpa delle troppe tasse. Glielo dicono tutti ma Monti fa finta di non sentire. E ci prepara un’altra stangata”.
Intanto siamo sotto Imu e il Corriere della Sera esclama: “Ma quanto è difficile il pagamento”, mentre Italia Oggi aggiunge che il Fisco non risparmia neanche le case all’estero: la “Ivie, la nuova imposta sui valori immobiliari oltre confine, seguirà il calendario di Unico. Niente acconti, ma si potrà rateizzare l’imposta”.

La sanità è il tema centrale della prima pagina del Manifesto: “Codice rosso. Nove milioni di italiani non hanno i soldi per curarsi, più [ma non dice quanto di più] della metà è anziana e al Sud. Per il Censis la fiducia negli ospedali pubblici è ancora alta, nonostante liste d’attesa infinite. In dieci anni +25% di cure private, Non è ancora l’America ma quasi”. Il Messaggero va oltre: “La sanità al tempo dell’iperdiagnosi: spese inutili e assistenza negata”. Il Corriere della Sera ci apre uno spiraglio su come vengono spesi i soldi nostri: “Sanità lombarda. Soldi anche ai familiari e a dirigenti della Regione. La clinica Maugeri pagava i politici”.

Procede nell’indifferenza generale il percorso della nuova edizione della “legge bavaglio” che scatenò l’inferno ai tempi di Berlusconi e che ora invece, impacchettata dalle abili mani di Paola Severino, ministro della Giustizia, nelle magiche parole della lotta alla corruzione, non incontra la minima resistenza. Mentre i giornalisti vanno allo sbando sperando che ancora una volta le leggi per loro non valgano più di tanto, i magistrati si muovo bene, sopra e sotto il livello dell’acqua e riescono di fatto a esorcizzare lo spettro della responsabilità civile, che sarà “solo indiretta” (Stampa): “In caso di errori pagherà lo Stato che poi si rivarrà sui magistrati” scrive la Stampa che dice la Severino. La rivalsa sarà, precisa il Sole 24 Ore, alzata al 50 per cento di un anno di stipendio netto (Messaggero). Il Messaggero usa due verbi che si contraddicono: in prima pagina scrive che la rivalsa potrà scattare, all’interno che dovrà

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