giovedì 6 giugno 2013

1200 presunti addotti in Australia

I rapimenti alieni a teatro. In Australia, la prossima estate, andrà infatti in scena una pièce senza precedenti,  incentrata proprio sulle abduction. L’opera, che si intitola Alienation”,  si basa su interviste realizzate con uomini e donne che credono di aver vissuto un simile “incontro ravvicinato del IV tipo“. Gli autori hanno avuto una consulente d’eccezione: la psicoterapeuta e scrittrice Mary Rodwell.  

La professionista, da almeno due decenni, aiuta le persone convinte di essere rimaste vittime di un rapimento ad opera degli extraterrestri. In questi vent’anni, dice, ha avuto in cura circa 1200 australiani. La Rowell ha fondato, allo scopo, l’associazione “Australian Close Encounter Resource Network” e ha creato anche un gruppo di ascolto e di sostegno  psicologico a Perth: in questa sola città, gli addotti- o presunti tali- sarebbero ben 400.  

“Appartengono ad ogni ceto sociale: sono casalinghe e bambini, contadini e avvocati, studenti e professori, persino psicologi. Molti hanno tuttora degli incontri ravvicinati”, ha raccontato al quotidiano di Perth. “Lo so, suona tanto come una storia da “X-Files”, ma la verità è che viviamo in un universo di miliardi di stelle ed è molto improbabile che l’unica forma di vita esistente sia la nostra.”



Gli addotti avrebbero avuto contatti con diverse tipologie di E.T., addirittura una sessantina. Molte esperienze hanno incluso un giro in disco volante. La psicoterapeuta ha elencato le caratteristiche comuni di questi racconti, spesso emerse durante una sorta di ipnosi che permette al soggetto di ripercorrere quanto accaduto e di recuperare i ricordi sepolti nell’inconscio.

“Un raggio luminoso li preleva, li porta su un piccolo mezzo volante dal quale poi arrivano sull’astronave madre”- ha detto la Rodwell. “Ci sono delle entità accanto a loro, vedono delle luci intense, sono messi sopra dei tavoli sui quali vengono effettuate delle procedure mediche.  Sulle astronavi, sono indottrinati su alcuni particolari argomenti. Alcuni di loro, specie i bambini, lo ricordano consapevolmente. Molti vivono episodi di missing time. Possono anche trovare, sul loro corpo, dei segni, come punture d’ago legate alla microchirurgia e a taluni vengono lasciati dei piccolissimi impianti“.

Insomma, tutto il repertorio che abbiamo visto nei film e letto nei romanzi. Ma per l’autrice del libro “Awakening: How Extraterrestrial Contact Can Transform Your Life” (“Risvegli: come un contatto alieno può trasformare la tua vita”) non si tratta affatto di fantasie nè tantomeno di allucinazioni. Anzi:le ritiene assolutamente reali. Possono accadere a chiunque- a gente normale, sana di mente. Talvolta ciò avviene in piena consapevolezza, ma molto più spesso chi ne è vittima non se ne rende conto. Perchè gli incontri alieni possono avere diverse manifestazioni.

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Mary Rodwell, ipnoterapeuta
e ricercatrice Australiana 
Ecco perchè il processo del “risveglio”, ovvero della presa di coscienza di questa realtà multidimensionale, non è semplice. Eppure- assicura Mary Rodwell- chi riesce a metabolizzare questa esperienza traumatica ne trae giovamento: il risultato è un radicale cambiamento del proprio stile di vita, che comporta anche una maggiore spiritualità. Tanto che la ricercatrice assicura:  ”Gli alieni si stanno mostrando all’umanità perchè ciò rientra in un piano di lenta desensibilizzazione“.

Questo, per quanto riguarda la gente comune. Perchè invece i contatti con i Governi e i vertici militari avrebbero prodotto altri effetti. Dai visitatori stellari, infatti, le lobby di potere avrebbero ottenuto le indicazioni per sviluppare gli ultimi ritrovati della moderna tecnologia: dalle fibre ottiche ai visori notturni, dal Teflon ai microchip. 

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